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T-Red, Il Codacons: “Almeno fino alla fine dell’inchiesta”

 SPEGNETE tutti gli impianti T-Red, photored e Autovelox a Modena, e restituite i soldi a chi è stato multato tramite questi strumenti elettronici. E ovviamente non si deve nemmeno prendere in considerazione l’idea di aumentare i T-Red in città. Sono le richieste del vice presidente regionale del Codacons, Fabio Galli. "INCREDIBILE ma vero ? dichiara Galli in una nota ? mentre in mezza Italia indagano sui meccanismi truffaldini che stanno alle spalle delle macchine mangiasoldi ai semafori, ecco che il comandante dei vigili urbani di Modena, Leonelli, non perde occasione per far fare brutta figura ai suoi vigili. Mentre un magistrato procede al sequestro del T- Red di Vignola lui promette di installarne altri. Quale dunque è il suo interesse e quello della giunta che lo paga profumatamente? Finora c’è una sola certezza. Solo a Modena, nonostante indagini in corso, ci si vanta di usare macchinari che in altre realtà sono stati posti sotto sequestro". Da qui le richieste del Codacons: "E’ ora di rispettare anche a Modena il codice della strada, pure dove pone degli obblighi per le amministrazioni. Perché il sindaco insiste sulla strada sbagliata ? Chiediamo che da subito restituisca i soldi delle multe prese con gli impianti sotto indagine e che spenga subito T-Red autovelox e photored. Solo a indagini finite, decida che fare". Per Galli ci sonoi precedenti scomodi: "Ma con quale faccia, lui che è pure avvocato difende certi meccanismi sapendo che nel non lontano 2004, la sua amministrazione ha già fatto una figuraccia in tutta Italia costringendo il Ministro dell’Interno ad accogliere tutti i ricorsi che pendevano contro l’uso del Photored? Anche allora sindaco, assessore e comandante della polizia municipale si dichiaravano sereni. Poi quando vennero smentiti non rimborsarono i denari incassati"

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