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SEQUESTRARE 150 MILIONI DI PADELLE AL TEFLON

In merito all’allarme lanciato dalle autorità americane relativamente al Teflon, il composto chimico usato nelle padelle anti-aderenti, il Codacons chiede oggi al Ministero della Salute di adottare tutti i provvedimenti utili a tutelare la salute dei cittadini, compreso il sequestro di milioni di padelle commercializzate in Italia.

In base al principio di precauzione ? spiega il Codacons ? la presunta tossicità della sostanza per la salute umana, deve imporre interventi anche estremi finalizzati a tutelare i cittadini che quotidianamente utilizzano padelle realizzate con prodotti pericolosi.

La prima misura da mettere in campo ? conclude l’associazione ? sarebbe proprio il ritiro dal mercato italiano di tutte le padelle o eventuali utensili per la cucina contenenti Teflon.


Lettera di diffida inviata al Codacons:










Lettera di risposta del Codacons alla diffida pervenutaci:



Studio Bernini

Fax 051/240131




E p.c.: Confindustria

Fax 06/5919615


p.c.: Bialetti Industrie S.p.A.

fax 030 77 22 389


p.c.: TVS

0722 33.00.35


p.c.: Ballarini Paolo & Figli SpA

0376.990200




Roma, 30/1/2006


Oggetto: risposta vs diffida



Gentili Signori,

leggiamo con stupore un vostro atto di diffida relativamente alla nota vicenda del Teflon, che ha catalizzato l`attenzione dei mass media tutti, e non certo per aspetti positivi.

Innanzitutto teniamo a precisare che il Codacons non è un`associazione ``mistificatrice``, ``allarmistica``, creatrice di ``angoscia`` e ``preoccupazione`` nei consumatori, o il cui scopo sia quello di arrecare danno alle imprese. Affermazioni queste contenute nella vostra missiva e contro le quali ci riserviamo di agire nelle competenti sedi per tutelare la reputazione non solo del Codacons, ma di migliaia di consumatori che l`associazione rappresenta.

Tralasciando questo particolare, chiariamo quanto segue:


  1. la richiesta di sequestro rientra tra i poteri che la legge 281/98 riconosce alle associazioni dei consumatori (legge che vi invitiamo e leggere con attenzione); ciò non significa certo che il Codacons dispone il sequestro delle pentole prodotte dai vostri assistiti, né che con tale richiesta si arrechi danno a qualsiasi impresa del settore. Di conseguenza nella richiesta di sequestro avanzata dall`associazione non vi è alcun profilo di illegittimità;


  2. nel comunicato stampa del Codacons non sono mai stati descritti gli accadimenti in corso negli Stati Uniti, né l`associazione ha mai affermato che l`Epa abbia messo al bando l`uso del Teflon in generale;


  3. il Codacons non ha mai affermato che il Teflon sia una sostanza sicuramente nociva per la salute umana. Il termine Teflon è stato utilizzato ai fini della stampa, e in gergo prettamente giornalistico, al fine esclusivo di circoscrivere l`intervento dell`associazione ai fatti riportati dai mass media, senza con ciò voler arrecare danno di alcun genere alle aziende del settore;


  4. a scopo puramente esemplificativo vi riportiamo i titoli di alcune testate in merito all`argomento teflon: ``Gli Usa bandiscono il teflon: E` pericoloso per la salute`` (Messaggero, Il del 27/01/2006); ``VIA IL TEFLON DALLE PADELLE, E` CANCEROGENO`` (La Repubblica.it) del 27/01/2006); ``Allarme Usa: pericolose le padelle col teflon`` (Tirreno, Il del 27/01/2006); ``Pentole antiaderenti allarme dall`America E` nocivo il Teflon`` (Stampa, La del 27/01/2006). Evidente quindi come l`associazione si sia basata esclusivamente sulle notizie riportate dai quotidiani nazionali, che tutto erano, fuorché rassicuranti;


  5. la richiesta dell`associazione si basava quindi meramente sul principio di precauzione, relativamente agli elevati rischi di cui informavano i mass media, ed era finalizzato esclusivamente a tutelare la salute dei cittadini, e non a danneggiare questa o quella ditta. Riteniamo infatti la salute umana degna di maggior attenzione rispetto ai ricavi economici delle aziende che producono padelle. E chiunque abbia una coscienza dovrebbe pensarla allo stesso modo.




Concludendo, siamo convinti della buona fede dell`intervento del Codacons e non capiamo come ci si possa meravigliare del fatto che un`associazione dei consumatori faccia il suo dovere:
difendere i consumatori con ogni mezzo utile e legale.

Riteniamo la vostra posizione e la vostra diffida un`occasione persa da parte delle imprese che rappresentate, per un confronto civile e costruttivo con la categoria dei consumatori, finalizzato a chiarire meglio i fatti e tutelare i consumatori e al tempo stesso le imprese del settore.


Proprio a dimostrazione della buona fede del Codacons, vi informiamo che la vs diffida verrà pubblicata sul nostro sito internet (www.codacons.it) allo scopo di informare tutti i consumatori circa la posizione delle aziende da voi rappresentate.





Cordiali saluti



Avv. Giuseppe Ursini

Vicepresidente Codacons



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