E’ la costosa sorpresa che si è trovato un utente dopo essere andato a riprendere il figlio che tornava da una vacanza. Un boccone troppo indigesto da mandare giù tanto che si è rivolto al nuovo sindacato dei consumatori Uniconsab. E’ vero che i primi venti minuti sono gratis, e ci mancherebbe, ma 4 euro sono il triplo dei due dollari l’ora del Jfk di New York che vanta ben altro traffico e servizi e appena un euro in meno della carissima Malpensa di Milano. Nei paragoni, dunque, la Saga, la società che gestisce aeroporto e parcheggi, non rimedia una bella figura. E’ un vero e proprio caso di caro-euro quello sollevato dal cittadino che ha dovuto sborsare quattro euro. Ad aggravare la situazione c’è anche da dire che il costo della sosta non è indicato su nessun cartello o depliant. A lanciare l’allarme sul costo del parcheggio al Liberi e l’Uniconsab, Unione consumatori d’abruzzo, sindacato a tutela dei consumatori presieduto da Lorenzo Cesarone, federato al Codacons. "Abbiamo ricevuto la segnalazione da un utente che si era recato in aeroporto per il ritorno del figlio – spiega Cesarone – E, all’uscita, ha avuto l’amara sorpresa. E’ una cifra spropositata ed ingiustificata: chiedo un incontro con il presidente della Saga, Vittorio Di Carlo, per discutere della vicenda e trovare una soluzione".