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RAI, CODACONS: SANTORO VIVE ANCORA NEL ’68?







Una pioggia di lamentele e di proteste da parte dei telespettatori è giunta oggi al Codacons, contro la faziosità di Santoro che ieri ha trattato il problema dei preti pedofili ad ?Annozero?.

Incredibile la testardaggine di un conduttore che prima della trasmissione poteva ben consultare anziché Travaglio e il simpatico Ruotolo, un giurista anche di sinistra che lo aiutasse a leggere il codice canonico e la ?Crimen sollicitationis? ? afferma il Codacons – Era assolutamente chiaro a fine trasmissione che tale atto che avrebbe dovuto fare scandalo ha costituito il documento più favorevole alla Chiesa, in quanto fissa due principi chiarissimi: la segretezza delle istruttorie e dei processi canonici in analogia con la segretezza dei processi statali, e l’obbligo di denuncia di chi abusa dei minori.

Il codice canonico appare addirittura più garantista per le vittime e più severo per i criminali che abusano dei minori visto che nel nostro sistema statale non esiste invece alcuna sanzione per chi non denuncia la violenza subita.

Santoro ? prosegue il Codacons – che cercava disperatamente di sostenere il contrario, ha finito per fare un piacere alla Chiesa, facendo dimenticare un diverso e grave problema che nella foga anticlericale ha ignorato: ossia l’aggravante dello sfruttamento dello stato di dipendenza psicologica che grava sul minore quando a richiedere la prestazione sessuale è un soggetto con autorità e potere morale sullo stesso. Questa è la cosa grave e da denunciare e non certo un codice che appare migliore forse di quello italiano.

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