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-“PASSANO GLI ANNI MA 11 SON LUNGHI, PERO’ QUEL RIMBORSO NE HA FATTA DI STRADA?”

Un cittadino (Patrizio Pavone, dipendente ministeriale) vanta dal 1986 un credito di £ 296.000 su una dichiarazione 740. Dopo alcuni anni, per puro caso , viene a sapere che il vaglia (o assegno bancario) per tale somma, emesso dal TESORO – BANCA D’ITALIA , è tornato indietro in quanto il destinatario era sconosciuto all’indirizzo. Cosa non vera in quanto il PAVONE non ha mai cambiato abitazione in vita sua. Subito il CODACONS interviene. L’ufficio emittente inizia un ignobile scaricabarile addossando le responsabilità all’ENTE POSTE, ma rifiutandosi di fornire maggiori informazioni (nonostante una richiesta di accesso a mente della legge sulla trasparenza amministrativa) sulla motivazione precisa che avrebbe impedito ai postini di recapitare il vaglia (irreperibilità, assenza, o destinatario sconosciuto? ). Tale diniego insospettiva l’avv. Claudio di Tullio del CODACONS che presentava un esposto alla Procura della Repubblica. Con questo “spauracchio” subito il gioco dello scaricabarile terminava e il destinatario veniva ovviamente rintracciato al suo abituale indirizzo. Il giorno stesso (ieri) ritirava le £ 290.000 + £ 213.000 di interessi alla Banca D’Italia in via dei Mille. Quanti altri cittadini si trovano sulle stesse condizioni del povero Pavone che ha dovuto attendere solo 11 anni prima di riavere il dovuto rimborso? Questo è ciò che si chiede l’Avv. Di Tullio del CODACONS che invita tutti i cittadini che vantano considerevoli ritardi nel ricevere quanto spetta loro a rivolgersi al CODACONS (tel. 3725809) per segnalare il proprio caso. Se le lamentele saranno numerose come si prevede denunzieranno i responsabili per appropriazione indebita ed abuso d’ufficio, conclude l’Avv. Di Tullio.

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