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Parcheggi blu: pronto un ricorso al Tar

 Continua la lotta contro i parcheggi blu appena introdotti anche a Cristo Re. A protestare ieri è stato Emilio Giuliana, consigliere comunale della Fiamma Tricolore, che ha incappucciato i distributori di ticket con dei sacchi neri assieme ai militanti del partito e ha annunciato il ricorso al Tar contro i posti a pagamento "che sono illegali fuori dal centro città". Emilio Giuliana è passato dalle parole ai fatti dopo che in consiglio comunale nel settembre scorso aveva accusato l’amministrazione Pacher di "abuso di potere" sui parcheggi a pagamento. In quell’occasione l’esponente della Fiamma Tricolore aveva affermato: "Visto che la politica si è dimostrata sorda alla richiesta di legalità, la mia azione si sposterà dai banchi del consiglio comunale in tribunale". Detto fatto. Ieri Giuliana, durante il presidio contro i posti blu a Cristo Re, ha annunciato il ricorso al Tar. "Le sentenze della Corte Costituzionale prevedono che laddove vi siano parcheggi a pagamento debba essere riservata nelle immediate vicinanze un’adeguata area di parcheggio libero, ad eccezione delle zone a traffico limitato". Ma secondo l’assessore comunale Aldo Pompermaier è un problema inesistente perché l’utente ha la possibilità di scegliere se usare o no lo stallo a pagamento e ha a disposizione anche gli stalli a disco orario. Il consigliere della Fiamma ha però delle prove per avvallare la sua tesi. Prende, infatti, spunto dalla sentenza del gennaio del 2007 contro il Comune di Quartu Sant’Elena nella quale si evidenzia il fatto che il Comune deve assicurare parcheggi gratuiti nelle immediate vicinanze di quelli blu. Un’altra sentenza di quest’anno, emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, che ha accolto il ricorso del Codacons, ha dato ragione agli automobilisti e costretto il Comune ha "ridisegnare" le linee blu. Secondo i giudici amministrativi i posti a pagamento possono essere realizzati se contemporaneamente vengono garantiti ai cittadini nella stessa zona posti gratis. I parcheggi a pagamento vanno inoltre istituiti in zone di particolare rilevanza urbanistica e con particolari esigenze di traffico. "La creazione di posteggi a pagamento è illegittima fuori dal centro storico – afferma Giuliana – e lo dimostrerò attraverso le vie legali". Il consigliere sostiene che "parcheggiare non è un lusso e che 180 euro all’anno per mettere la macchina all’aperto sotto casa non è un’agevolazione. I residenti dovrebbero avere i posti completamente gratis, come i lavoratori della zona del resto". Come lui nei giorni scorsi anche i commercianti di Cristo Re hanno sollevato polemiche contro i parcheggi a "gettone". Il Comune non ha infatti previsto il bollino per chi ha un’attività nel quartiere e per chi vive là senza avere la residenza.

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