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NATALE: CODACONS, C’E’ RISCHIO CHE IL CENONE DURI FINO A MARZO

(AGI) – Roma, 23 dic – Arrivano le feste e con loro il classico cenone di Natale. Attenzione, pero’, a quanto si acquista: il rischio e’ quello di mangiare fino al 15 marzo cibo acquistato sotto Natale.  Sono questi, infatti, gli incredibili risultati di un’inchiesta del Codacons sugli avanzi del cenone e del pranzo di Natale una volta passato Santo Stefano. Che, visti gli sforzi in cucina, quanto si cucina a Natale venga riciclato anche a Santo Stefano, e’ un fatto assolutamente consigliato e normale. Ma che alcuni cibi si finiscano di mangiare il 15 marzo, ci pare francamente troppo.  Anche perche’, – ricorda Codacons – per la nostra salute e dieta, un conto e’ mangiare cibi ricchi di grassi e succulenti a Natale, un conto e’ mangiarli da Natale all’Epifania.  Il Codacons, sulla base di un’inchiesta sugli avanzi fatta nel 2007, ha quest’anno elaborato una proiezione per calcolare quando finiremo i prodotti alimentari che abbiamo acquistato per Natale, sempre che non si modifichino le nostre abitudini di acquisto. I risultati sono interessanti: l’ultima a morire sara’ la frutta secca, che le famiglie finiranno di mangiare il 15 marzo 2009, seguita da vini e spumanti.E cominciamo proprio dalla frutta secca: non deve mancare, chissa’ perche’! Ma per prendere un po’ di tutto, datteri, noci, arachidi, mandorle, nocciole, finiamo per acquistarne troppa…. l’ultima noce la finiamo a marzo. – Vini e spumanti: scoliamo fino all’ultima goccia e non si butta niente. Ma avendo acquistato troppo spumante aspettiamo l’occasione buona per aprire l’ultima bottiglia. Se poi ce l’hanno regalata e non ci piace (e’ brut, piuttosto che dolce), allora puo’ restare in cantina per anni. – Dolci (panettone, cioccolatini): gli italiani sono golosi, ma proprio per questo acquistano il panettone liscio, ma anche quello farcito e siccome qualcuno preferisce il pandoro….. Su questo dato incidono poi i regali. Spesso riceviamo dolci in omaggio a volonta’. – Sottaceti (sardine, carciofini). Li vogliamo prendere tutti, dalle cipolline ai cetrioli, ma dopo la prima abbuffata ci escono dagli occhi e giacciono in frigorifero fino a che non lo sbriniamo. – Frutta fresca: le banane cerchiamo di finirle prima, ma le mele aspettiamo che si raggrinziscano ed i mandarini che diventino secchi. – Formaggi: bisogna fare il piatto di formaggio. Ma chi lo ha detto e, soprattutto, chi lo mangia? – Contorni: con tutto quello che c’e’ da mangiare a Natale, qualcuno si ostina a fare anche i contorni, che, immancabilmente, nessuno tocca finche’ non abbiamo finito le cose piu’ prelibate. La sera di martedi’ finiamo l’ultimo contorno avanzato. – Secondi di carne (bolliti, capponi): a mezzogiorno di martedi’ 30 riscaldiamo l’ultimo pezzo di arrosto, ormai diventato un pezzo di legno bruciacchiato – Primi: i primi sono i piatti preferiti dagli italiani, ma l’ultimo raviolo ci tocca riscaldarlo lunedi’. – Affettati, salse, insalata russa: fa in fretta a cambiare sapore, dunque cerchiamo di finirli in fretta. – Secondi di pesce: il pesce dopo 3 giorni puzza, il 27 mangiamo solo quello pur di finirlo.

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