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MILANO; SCUOLA ESTIVA: PAGHI I PASTI PER TUTTO IL MESE ANCHE SE CI VAI SOLO PER UNA SETTIMANA

COMUNICATO STAMPA DEL 1-06-11

 

MILANO; SCUOLA ESTIVA: PAGHI I PASTI PER TUTTO IL MESE ANCHE SE CI VAI SOLO PER UNA SETTIMANA

 

IL CODACONS SI APPELLA AL NUOVO SINDACO PISAPIA

 

Milano. Sono molte le proteste che stanno giungendo in questi giorni al Codacons da parte dei genitori che sono costretti a pagare un intero mese per la refezione scolastica, nonostante i figli vadano a scuola per pochi giorni. Tanto che alcuni genitori stanno proponendo una forma estrema di protesta: versare solo una parte della quota dovuta, scorporando autonomamente i giorni/pasti  non utilizzati.

In particolare la situazione è particolarmente assurda per quanto riguarda la scuola estiva, dato che in questo caso nessuna motivazione è plausibile. Infatti, mentre per la scuola “invernale”,  la giustificazione  accampata per far pagare l’intero mese di giugno, nonostante la scuola dell’obbligo finisca il 10 giugno, è che si tratta di una quota calcolata non sulla base di un costo unitario ma forfettario per l’intero servizio annuale, ripartito poi per quote mensili, è evidente che nel caso della scuola estiva questa scusa, già traballante per l’inverno,  non regge affatto, dato che un genitore può iscrivere il figlio, fin dall’inizio, per soli 15 giorni.

“E’ assurdo chiedere il pagamento della mensa anche in occasione di scioperi, nevicate, assenze scolastiche per malattia o addirittura quando la scuola è chiusa. Ogni scusa è buona per spillare soldi ai cittadini, peraltro a fronte di un servizio già scadente che non corrisponde al contratto di servizio con il Comune di Milano (ad es. per i cibi extracomunitari)” ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.

“Chiediamo al nuovo Sindaco Pisapia di rivedere totalmente i rapporti con Milano ristorazione, ponendo finalmente fine a tutti i problemi che in questi anni abbiamo sollevato insieme ai genitori e che non hanno mai trovato una soluzione. Ci siamo sempre trovati davanti ad un muro di gomma. Ora questo muro va abbattuto” ha concluso Donzelli.

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