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MILANO: MULTATI GLI ZAMPOGNARI

COMUNICATO STAMPA DEL 28-12-11

 

MILANO: MULTATI GLI ZAMPOGNARI

 

CODACONS: ORA MULTATE ANCHE IL 75% DEI COMMERCIANTI CHE FANNO I SALDI ANTICIPATI

 

IL REGOLAMENTO SUGLI ARTISTI DI STRADA VA CAMBIATO

 

Ieri a Milano, in Corso Vittorio Emanuele, gli inflessibili vigili hanno multato 4 zampognari che si esibivano con le cornamuse. Il motivo? Per i vigili non avevano il permesso e, quindi, dovevano essere multati con 100 euro di sanzione a testa, per un totale di 400 euro. A segnalarlo un passante che ha cercato invano di protestare con i vigili, evidenziando come non facessero male a nessuno e, anzi, contribuissero a creare un clima natalizio.

“Ci domandiamo perché i vigili multino solo gli zampognari e non anche i commercianti che, in violazione della normativa regionale, praticano già i saldi nel 75% dei negozi e che dovrebbero essere multati con una sanzione da 500 euro. Le regole vanno, ovviamente, fatte rispettare, ma tutte!” ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Donzelli.

Per il Codacons è giunta l’ora di liberalizzare sia il periodo dei saldi che le esibizioni degli artisti di strada. E’ assurdo, infatti, che per esibirsi in pubblico occorra presentare una domanda da 7 a 3 giorni prima della data di rappresentazione, indicando la via, l’ora di inizio e di  termine dell’esibizione. E’ contro la natura stessa dell’artista di strada, infatti, dover comunicare prima la via e l’orario dove si intende suonare, anche perché gli zampognari, tipicamente, si esibiscono camminando e cambiando di continuo luogo. Se non vi è occupazione di suolo pubblico, come in questo caso, è sufficiente che nel regolamento si stabiliscano le modalità della rappresentazione (non deve costituire pericolo o intralcio alla circolazione dei veicoli, dei pedoni, né all’accesso agli esercizi commerciali limitrofi il luogo dell’esibizione …….), senza necessità di dover compilare un modulo di autorizzazione da presentare alla Polizia  Municipale, tanto più la domanda è gratuita e la richiesta non può essere negata, salvo appunto nei casi sopra indicati. L’arte di strada, che, lo ricordiamo, è cosa ben diversa dalla vendita abusiva di prodotti contraffatti, è, e deve continuare a poter essere, esercitata liberamente.

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