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Ma il vero test comincia con i saldi

  MILANO Proiezioni contrastanti e primi consuntivi per i saldi invernali nei negozi di moda e abbigliamento, partiti ieri da Trieste, Napoli e Potenza e destinati a sbarcare oggi a Roma e Milano. Le liquidazioni stagionali daranno origine a ricavi rilevanti contro «le Cassandre della crisi »? Ai consumatori la risposta. Durante la prima giornata di saldi, il Friuli ha registrato buoni risultati così come le città della Basilicata, mentre Napoli ha sofferto un deflusso rilevante di acquirenti. Oggi tocca alla Capitale, dove le previsioni di incassi sono moderatamente pessimiste al contrario di Milano. Nel capoluogo lombardo ci si aspetta una prima giornata di assalti alle vetrine e di buoni incassi durante tutto il periodo di sconti, ma sulle stime si avvertono sensibili dissonanze tra le proiezioni degli esercenti e delle associazioni dei consumatori. Secondo Ascomodamilano, l’acquisto medio delle famiglie milanesi durante i saldi invernali sarà di 540 euro, circa 200 a persona, per un valore complessivo delle vendite di 480 milioni di euro. «Questi saldi rappresentano un’ottima opportunità per i consumatori, con sconti medi del 40%», afferma Renato Borghi, presidente di Ascomodamilano e Federmoda Italia – Confcommercio. «Stimiamo- continua Borghi- che i saldi porteranno gli stessi ricavi dell’anno scorso e forse anche qualcosa in più».  Di diverso avviso, il Codacons.  L’associazione disegna uno scenario differente per le liquidazioni meneghine: «Qui i saldi sono iniziati prima, con le vendite promozionali – afferma Mauro Antonelli del Codacons -. Il risultato? Il fatturato derivante dai saldi calerà rispetto al 2008». D’accordo anche Pierre Orsoni, presidente nazionale di Telefono Blu Sos Consumatori: «A Milano l’intenzione di spesa per famiglia sarà di 350 euro e solo il primo giorno ci sarà l’assalto ai negozi, poi tutto si spegnerà », conclude Orsoni. A Roma i pareri di commercianti e consumatori sono sostanzialmente concordi: non sarà una stagione da immortalare per le vetrine capitoline. «Non ci deve essere allarmismo – precisa Roberto Polidori, presidente di Federabbigliamento Roma – certo assisteremo a un calo variabile degli acquisti tra il 10 e il 15% rispetto all’anno scorso. Inoltre – continua – molti alberghi romani hanno quasi il 20% in meno di turisti e questo influirà sullo shopping». E le associazioni dei consumatori prevedono una débcle delle vendite rispetto all’anno passato: -10% secondo Adiconsum, mentre Federconsumatori calcola un -30 per cento. Proiezioni che secondo le associazioni rifletteranno l’andamento nazionale. In ogni caso, ieri le stime hanno lasciato spazio ai consuntivi. A Trieste, il primo giorno di saldi ha registrato incassi positivi secondo le associazioni di categoria. «E se ci fossero state meno previsioni negative- ha precisato Franco Rigutti, vicepresidente di Confcommercio Trieste – la gente sarebbe più tranquilla ». D’altra parte, non tutti i commercianti sono d’accordo. «Una mattinata discreta – fanno sapere da Bravi sas, nella centrale via Mazzini – , certo non come l’anno scorso». Concorda anche un addetto del negozio Celio Italia, in via Svevo: «Molti meno clienti rispetto al 2008». Soddisfazione, invece, arriva da Foot Locker in Corso Italia. E a Udine, la Confcommercio ha segnalato «risultati ottimi per la prima giornata di saldi». Buon esordio anche per le città della Basilicata. Ieri mattina i negozi d’abbigliamento di Matera e Potenza erano affollati. Piccoli e grandi esercizi come, ad esempio, la United Colors of Benetton di Matera e il Max Mara di Potenza. Il negozio potentino Stile libero, addirittura, smentisce le previsioni al ribasso. «Ci aspettavamo meno clienti e quindi siamo soddisfatti», fa sapere il gestore. Falsa partenza, invece, a Napoli, dove molte persone si sono messa in fila fuori dagli esercizi per poi provare capi che non avrebbero acquistato. «La gente non ha più soldi, vedono una maglia a 25 euro e si spaventano », afferma il gestore di Uomo Capresi in via Pessina. E a Mondi Moda, negozio vicino alla prestigiosa zona di Piazza Martirio, provano a spiegare il perché: «Molti commercianti hanno fatti sconti scorretti, fino al 70%, già nei giorni scorsi », afferma un addetto. «Ma siamo fiduciosi – continua – dal 7 gennaio si dovrebbe tornare a sperare, certo che è strano vedere così poca gente in una zona come questa ».
 

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