Site icon Codacons Lombardia

Le staccano il telefono, si rivolge ai Cc

 CERVIGNANO. Le scollegano il telefono per errore ma, una volta appreso lo sbaglio, anziché ricollegarglielo nuovamente in via del tutto gratuita, la invitano a riattivare l’utenza a sue spese (90 euro), tramite la stipula di un nuovo contratto con la società Telecom. L’utente non ci sta e va a chiedere aiuto ai carabinieri. L’insolita vicenda, accaduta recentemente a Cervignano, ha avuto per protagonista un’anziana residente in via Tagliamento che è impossibilitata ad utilizzare il proprio telefono fisso. L’episodio risale ai primi giorni dello scorso mese di ottobre quando la signora scopre che il proprio apparecchio non ha più segnale di linea. Dopo aver contattato gli operatori del servizio 187 della Telecom, la signora Tolloi avrebbe appreso che il suo telefono di casa era stato scollegato in seguito ad una richiesta inoltrata a Telecom, a sua insaputa, dalla società Vodafone casa. Non riuscendo a venire a capo della strana questione, la malcapitata decide allora di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Cervignano, che si prendono a cuore la vicenda. Secondo quanto verbalizzato dai carabinieri, che si sono rivolti alla Vodafone, alla base dell’accaduto ci sarebbe un probabile errore nella trascrizione del numero telefonico fornito da un altro utente al momento della richiesta del cambio di gestore telefonico. Da parte sua Telecom, rende noto l’anziana, avrebbe spedito una lettera nella quale specifica di non avere alcuna responsabilità per quanto accaduto, essendosi attenuta alle disposizioni di legge. Da ottobre a nulla sono serviti i fax inviati dalla donna, con l’ausilio dei carabinieri, perché le venisse riattivata la linea. «Dal mese di ottobre – spiega la signora Tolloi – sono costretta ad usare il telefono cellulare per comunicare con i miei familiari che abitano a Bolzano, con un conseguente notevole esborso economico. Inoltre molte persone, tra cui il personale dell’ospedale, in questo periodo, hanno tentato di contattarmi, invano, sul numero di casa. Non potendomi permettere un avvocato, ringrazio il comandante Alessandro Maggio e il brigadiere Donato Vetrano, che mi hanno dato una mano per risolvere la cosa».  Ora l’intricata vicenda è passata nelle mani del Codacons Fvg.

Exit mobile version