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La tregua della neve non salva i treni

 Guasti ai motori e binari chiusi L’emergenza neve è rinetrata in tutta la Lombardia e il bollettino meteo delle ferrovie lo sottolinea con un sospiro di sollievo. Ma il cielo non basta. Anche ieri il tabellone degli arrivi e delle partenze della stazione di Mantova ha dovuto subire variazioni e stravolgimenti, a cominciare dai primi treni del mattino. E non per questioni legate al maltempo. Il treno regionale delle 6,12 che arriva fino a Sesto San Giovanni è giunto nella stazione di Milano Centrale con mezz’ora di ritardo, il convoglio successivo, quello delle 6,47 ha perso invece più di un’ora. Disagi anche sulla strada del ritorno. Il treno 2649 che parte alle 6,15 dalla Centrale ed è atteso a Mantova due ore più tardi, è arrivato in piazza don Leoni soltanto alle 10. Tre treni che hanno fatto dannare i pendolari, più una serie di collegamenti che hanno viaggiato in ritardo ma per i quali il problema è stato contenuto entro il quarto d’ora. I problemi più gravi sono stati causati da guasti meccanici, ma a sbarrare la strada alle corse mantovane, ieri mattina ci si è messo anche un investimento alle porte di Rogoredo, con il ferimento di un ragazzo, che ha provocato la temporanea chiusura delle linee ferroviarie per Genova e per Piacenza. Non si spengono, intanto, le polemiche per il naufragio di mercoledì, con un lungo elenco di servizi sospesi e ritardi fino a tre ore per la nevicata che ha paralizzato il nodo di Milano.  Il Codacons, a fronte dei disagi patiti dai consumatori, chiede a Trenitalia di «rimborsare automaticamente tutti i viaggiatori che abbiano subito ritardi o che hanno visto il proprio convoglio soppresso».  Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ritiene «inaccettabile ciò che si verificato ieri sulla rete ferroviaria italiana». Il maltempo, ricorda il presidente Carlo Rienzi, «era annunciato da giorni, e dovevano essere prese tutte le misure per garantire la circolazione ed evitare disagi agli utenti. A farne le spese, come al solito, i passeggeri, che ora devono essere adeguatamente indennizzati». Dito puntato anche sull’Alta Velocità: «Trenitalia – conclude – deve dirci se l’alta velocità è in grado di reggere al maltempo e deve informare i cittadini, lasciando loro la possibilità di scegliere il treno più adatto alle condizioni meteo». Per il Prc è lo spunto per chiedere il blocco delle tariffe «e di studiare esenzioni ad hoc per il trasporto dei lavoratori vittime della crisi economica».

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