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In Inghilterra si muore di cellulare : in Italia anche ma nessuno ne parla.

Il Codacons da tempo denuncia quanto dichiarato dai giornalisti inglesi riguardo la pericolosità dei telefonini il cui uso prolungato provoca effetti cancerogeni e una mortalità elevata come dimostrato dalla ricerca pubblicata su Epidemology May 1996, volume 7 numero 3. L’esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche e l’uso improprio dei cellulari che dilagano sul mercato italiano potrà essere causa in un prossimo futuro, così come è avvenuto per le sigarette, di un numero elevato di morti. I rischi alla salute sono molti : impotenza, mal di testa, depressione, cataratta, tumori, leucemie come dichiarato anche dall’ I.S.P.E.S.L. e dall’I.S.S. eppure, nonostante le centinaia di pubblicazioni che supportano tali dichiarazioni le società produttrici di cellulari negano l’evidenza. Il telefonino è da solo sufficiente a funzionare come una stazione radio base di poco più piccola di quelle che oramai vediamo dilagare in tutto il nostro Paese in cui ancora manca una regolamentazione provocando un campo elettromagnetico che può superare i 250 m/V senza che alcuna indicazione sia possibile leggere nei libretti di istruzione inerenti l’omologazione di tali apparecchi e privando l’utente di un’esatta informazione . Le possibili precauzioni sono diverse : in primo luogo tenere l’antenna di ricezione delle onde lontana dalla testa che è la parte del corpo maggiormente esposta ai CEM, inoltre usare un auricolare che consenta di usare il cellulare senza tenerlo attaccato alla testa, evitare di utilizzarlo o limitarne l’uso per i portatori di pace maker, impiegare il viva voce in automobile. Risale al 1995 il Decreto del Ministro delle Poste che imponeva un utilizzo dei primi radiomobili in macchina ad almeno 20 centimetri dal corpo, vietando di tenere le antenne vicino alla testa. In Italia manca una normativa in tale materia eppure sembra oramai giunto il momento, come ha sempre sostenuto il Codacons, di non rinviare e di disciplinare lo sfruttamento dell’etere anche per quanto riguarda le onde elettromagnetiche, fonte per la popolazione di gravi malattie che in futuro potrebbero assumere i caratteri di epidemie e per le società produttrici di enormi illeciti incassi.

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