E’ da poco terminato il corso base per giornalisti finalizzato alla conoscenza e alla prevenzione del rischio in zone di conflitto e di guerra, organizzato dallo Stato Maggiore della Difesa, d’ intesa con la Federazione Nazionale Stampa Italiana. Il corso, che ha avuto la durata di due settimane, si è svolto essenzialmente presso il Comando Operativo Interforze, dove si sono tenute le sessioni informative sulla struttura delle Forze Armate, le norme e le modalità delle missioni italiane all’estero. La seconda settimana ha visto i giornalisti partecipanti, impegnati in esercitazioni a cura di Aeronautica, Marina, Esercito e Carabinieri.
Aldilà della specifica utilità del corso, è possibile sottolineare l’interesse da parte delle nostre Forze Armate nello sviluppare sempre più un concetto nuovo di rapporto con la stampa che non prevede il solo contatto con i media in situazioni preventivamente organizzate, ma anzi lungo tutta la durata delle operazioni. Sembra dunque allentarsi il sistema censorio unilaterale, dove tutto è segreto, per passare ad uno dove i giornalisti hanno la possibilità di vedere le truppe operanti sul terreno, mangiando e dormendo, accettando le nuove responsabilità di pubbliche relazioni e il necessario rapporto di reciproca fiducia con i giornalisti.