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Il nuovo anno rischia di portare una vera e propria sommossa popolare a Ladispoli

 Il nuovo anno rischia di portare una vera e propria sommossa popolare a Ladispoli e Cerveteri per il paventato arrivo dei nomadi dalla capitale. Dopo settimane di sussurri e grida, ad allarmare definitivamente cittadini e istituzioni è stato l’arrivo di una comunicazione con cui la Prefettura chiedeva alle amministrazioni comunali la disponibilità di terreni dove eventualmente installare i campi rom. Una lettera che ha gettato nell’inquietudine associazioni civiche e partiti politici che hanno avviato una serie di clamorose proteste. Centinaia di firme, che chiedono di non inviare i nomadi sul litorale, sono state già raccolte sia dalle associazioni Sviluppo per Ladispoli e Sviluppo per Cerveteri, così come dal movimento politico di Forza Nuova.  E alle proteste si è unito in queste ore anche il Codacons. «Non è assolutamente un discorso di razzismo o intolleranza – dice il coordinatore per il litorale Angelo Bernabei – bensì uno stato di fatto evitare che i rom arrivino a Ladispoli e Cerveteri. Viviamo in un territorio dove l’aumento costante della popolazione implica la necessità di potenziare strutture e servizi pubblici che sono ormai al collasso. Scuola, sanità, viabilità e trasporti riceverebbero il colpo fatale dallo sbarco di famiglie di zingari che avrebbero ovviamente diritto a ogni tipo di assistenza. Senza dimenticare le implicazioni legate alla sicurezza che spesso provoca l’arrivo dei nomadi. Per questi motivi ci opporremo in modo civile ma fermo al loro eventuale trasferimento».
 

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