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IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DECIDE IL NUOVO SLITTAMENTO. MA I CONSUMATORI E L’OPPOSIZIONE INSORGONO. “UNA TRUFFA”

ROMA ANCORA semaforo rosso sulla class action: il consiglio dei ministri ‘ che ha varato ieri il decreto legge «milleproroghe» ‘ ha deciso di fare slittare l’introduzione delle nuove regole di altri sei mesi, posticipandole a giugno. Una pausa che fa alzare barricate alle associazioni dei consumatori: «Non è altro che l’ ennesima truffa a danno degli italiani», commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che annuncia un esposto al «Tribunale delle Anime contro il Governo per le bugie raccontate ai cittadini». Ma per l’esecutivo questa decisione è necessaria per costruire un progetto organico. Al momento resta comunque confermata l’intenzione di creare uno «scudo» per il passato: le nuove norme dovranno valere esclusivamente a partire dal primo luglio 2008. IL NUOVO rinvio non piace né al Partito democratico né all’Italia dei valori. «Una presa in giro dei cittadini ‘ afferma Andrea Lulli ‘ che il governo porta avanti senza vergogna». Per il partito di Antonio Di Pietro si tratta dell’ennesima dimostrazione del fatto che «l’esecutivo ha a cuore solo gli interessi del proprio presidente e quelli di chi commette illeciti finanziari». La proroga è invece appoggiata dalla maggioranza, che ha votato una risoluzione in commissione Giustizia (dove sono all’esame diverse proposte su questa materia). BEN VENGA il tempo in più, spiega il relatore Antonino Lopresti, ma ora la proposta del governo sia trasformata in un disegno di legge da discutere insieme ai provvedimenti omogenei già all’esame del Parlamento. Una «protezione dei grandi potentati economici e dei veri truffatori all’italiana dei lavoratori e dei risparmiatori», secondo il segretario del Prc, Paolo Ferrero. Secondo Legambiente, il rinvio del provvedimento «scoraggia i cittadini». A INTRODURRE in Italia la class action è stata la Finanziaria 2008 del governo Prodi. È un’azione legale condotta da chi chiede che la soluzione di una questione comune di fatto o di diritto avvenga con effetti ultra partes per tutti gli interessati presenti e futuri. Viene considerata il modo migliore con cui i semplici cittadini possono essere tutelati e risarciti dei torti delle aziende e delle multinazionali.

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