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IL CODACONS CONTINUA LA SUA OFFENSIVA CONTRO IL FUMO

Il Codacons plaude alla sentenza del tribunale della Florida, nella causa tra i giganti del tabacco e un gruppo di ex fumatori che accusavano le imprese di aver nascosto i reali danni provocati dal fumo, e che si è concluso con un verdetto clamoroso: condannando le ditte produttrici a un risarcimento danni che potrebbe arrivare a superare i 200 miliardi di dollari (oltre 370 mld), la prima volta nella storia che un gruppo di ex fumatori ottiene collettivamente una vittoria in tribunale contro i produttori di sigarette, un precedente clamoroso. Intanto il Codacons, l’associazione più battagliera in questo campo a tutela della salute dei cittadini, protagonista in Italia di clamorose azioni giudiziarie, invia una nuova istanza al Direttore generale della Rai Celli, per la replica mandata in onda il 4 luglio su RaiUno dove è stata ritrasmessa la puntata di “Porta a Porta” dedicata alla Ferrari, per la quale, la Guardia di Finanza aveva già multato la Rai per pubblicità occulta al marchio di sigarette Marlboro, ebbene per la stessa puntata replicata di nuovo, il Codacons continua a stigmatizzare e invita a far smettere questa diseducativa abitudine, sulla base della L.n°52/83 che vieta tale pubblicità, da qui la nuova denuncia alla Rai e reinviata alla GdF ed alla Commissione Antitrust ai sensi della dlg 74/92, perché contesti ai responsabili di rete, la violazione del divieto di pubblicità. Il Codacons rincara la dose e invia un’istanza anche a Mediaset per il pericoloso messaggio veicolato dalla trasmissione Paperissima andato in onda ieri sera alle 20,30 su Canale5 e dove un prestigiatore ha fumato e invitato un suo assistente a consumare tabacco, con la frase pronunciata:”fuma, fuma che ti fa bene”, nell’indifferenza del divieto assoluto di fumare negli studi televisivi, scritto nella legge 584/75, anche qui come altre volte il Codacons ha segnalato con Istanza diffida a Mediaset oltre che alle autorità competenti, la violazione delle norme in materia di fumo all’interno degli studi tv, ecco perché ai sensi e per gli effetti dell’art.3 della legge 281/98 ha chiesto al Direttore Generale della Rai e alla Direzione Mediaset, a non autorizzare di nuovo per il futuro la trasmissione di programmi tv contenenti qualsiasi forma pubblicitaria di prodotti da fumo e ha chiesto come già in passato alla Commissione Vigilanza della Rai un’indagine de quo, ed in genere sull’intero fenomeno della pubblicità di prodotti da fumo in tv, e di emanare i provvedimenti di sua spettanza.

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