ROMA – Ci sono famiglie che non riescono a comprare il cibo o a pagare le bollette di luce e gas. Ci sono italiani che di fronte ad una spesa imprevista di 700 euro cadono nella disperazione. Si tratta di un vero allarme sociale, quello fotografato nell´indagine "Reddito e condizioni di vita" dell´Istat. Lo studio mostra uno scenario drammatico per il 2007, uno squarcio di Italia da terzo mondo che nel 2009 rischia di esplodere e di travolgere un crescente numero di nuclei familiari sotto il peso della crisi. Il "disagio economico", per dirla con l´indagine Istat, ha molte facce: ma colpisce soprattutto al Sud, mette all´angolo i pensionati, le persone sole, soprattutto le donne, gli ultra 65enni, i nuclei familiari con minori a carico. La mappa dell´Italia schiacciata dalle difficoltà economiche vede ampie zone del Meridione a rischio povertà, con qualche regione del Centro e del Nord in grande affanno. Impressiona sapere che secondo l´analisi, alla fine del 2007, il 15,4 per cento delle famiglie (3,7 milioni) ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese. E che una famiglia su tre (quasi 8 milioni) non è in grado di far fronte ad una spesa imprevista di 700 euro. Anche il regolare pagamento delle bollette per 9 famiglie ogni cento, sembra essere un traguardo impossibile. Così come portare d´inverno il tepore della propria abitazione a livelli di decenza: quasi l´11 per cento degli intervistati soffre spesso il freddo in casa propria e la colpa è della scarsità di risorse, dei redditi che, in media, toccano i 28mila euro per le famiglie, i 20mila per i pensionati, i 16mila per le persone sole e appena i 13mila per gli over-65. C´è poi un´Italia che non riesce a far fronte all´acquisto di alcuni beni di prima necessità come gli alimentari o l´abbigliamento oppure a sostenere spese mediche. Nel 2007 il 5,3 per cento delle famiglie (1,3 milioni) ha dichiarato di aver avuto, in alcuni momenti dei dodici mesi precedenti, risorse insufficienti per sfamarsi. L´11,1% non è riuscita a pagare le spese mediche e 17 su 100 non hanno potuto acquistare del vestiario. Al Sud e nelle Isole si registrano segnali di disagio particolarmente marcati rispetto al resto del Paese. Il 22 per cento di queste famiglie arriva a stento alla fine del mese mentre qui quasi la metà degli intervistati ha dichiarato di non poter far fronte alla spesa imprevista di 700 euro. Peggio di altri stanno i residenti di Sicilia, Campania, Calabria e Puglia mentre tra le regioni del Nord e del Centro sono, rispettivamente, il Piemonte ed il Lazio ad evidenziare maggiori segni di disagio. Le difficoltà aumentano poi col crescere del numero di persone conviventi nello stesso nucleo familiare. Male anche i monoreddito, che nel 18,5 per cento dei casi dichiarano di arrivare in affanno alla fine del mese. Allo stesso tempo ci sono alcune tipologie famiglie – quelle che possono contare su un reddito autonomo o le coppie senza figli – che sentono meno le difficoltà del momento. «Sono dati drammatici», commenta il leader del Pd Walter Veltroni. E il Codacons calcola che «22,5 milioni di italiani non arrivano a fine mese» mentre la Federconsumatori invoca «risposte concrete».