Numeri alla mano secondo Contribuenti. it Palermo è la settima città italiana per evasione fiscale nei negozi, al primo posto c´è Napoli con una quota di acquisti senza scontrino che arriva al 74 per cento. Al secondo posto si piazza Venezia col 72 per cento, seguita da Milano con il 71, Verona (68 per cento), Genova (67), Roma (65), Palermo (63), Bari (62), Torino (60) e al decimo posto Campobasso (53). La Fiamme gialle di Palermo in questi giorni hanno già aumentato i controlli nel centro città: «Abbiamo programmato controlli straordinari sia con l´utilizzo di personale in divisa ma anche con apposite pattuglie in borghese che entreranno nei negozi per verificare l´emissione degli scontrini – dice il generale della Guardia di finanza, Carlo Ricozzi – Abbiamo cercato di dedicare più personale possibile a questo tipo di controlli, raddoppiando i turni». Alle associazioni dei consumatori sono già arrivate le prime segnalazioni da parte di persone infuriate perché non hanno ricevuto lo scontrino fiscale e magari hanno pagato un prodotto più che in altri negozi e adesso non possono nemmeno fare reclamo: «Le segnalazioni riguardano soprattutto piccoli negozianti, dove la mancata emissione dello scontrino coinvolge circa il 75 per cento dei commercianti, secondo i nostri dati – dice Luigi Ciotta, dell´Adoc – Questo consente di giocare sui prezzi senza lasciare traccia per una eventuale contestazione da parte dei consumatori. Il più delle volte i clienti, magari dopo aver fatto una lunga fila, pensano solo a pagare e andare via, e dimenticano di chiedere lo scontrino o, peggio, non verificano la cifra realmente battuta». Le associazioni consigliano la massima attenzione nel momento in cui si fa un acquisto: «La maggior parte delle segnalazioni ci sono arrivate da cittadini che hanno fatto acquisti nei mercatini, i negozi tradizionali del centro sono a dir la verità meno coinvolti dall´evasione fiscale, perché ormai tutti sono disponibili a cambiare la merce dopo l´acquisto, e lo scontrino fiscale diventa una garanzia anche per i commercianti – dice Benedetto Romano, dell´Adiconsum – L´evasione fiscale però non riguarda in questo periodo di feste solo i negozi per eventuali regali di Natale: a noi sono arrivate segnalazioni per dei parrucchieri che non hanno rilasciato lo scontrino, rendendo impossibile la contestazione da parte di due nostre clienti insoddisfatte del servizio ricevuto». Per Paolo Di Stefano del Codacons «i consumatori devono sempre chiedere lo scontrino fiscale come garanzia dei prodotti acquistati». Di certo c´è che per l´associazione Contribuenti. it Palermo sarà tra le prime dieci città italiane per evasione fiscale negli acquisti di Natale, con un giro di affari in nero che vale oltre la metà di quello invece regolare. «I contribuenti italiani sono doppiamente danneggiati dalla mancata emissione dello scontrino fiscale – dice Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti. it – non possono denunciare la speculazione sui prezzi e non possono cambiare il prodotto se difettato. Speculazione ed evasione hanno ripercussioni dirette sui prezzi al dettaglio e danneggiano i contribuenti italiani. I controlli – conclude Carlomagno – devono essere fatti a tappeto su tutto il territorio e non più a campione sulla base degli studi di settore, controllando le dichiarazioni dei redditi dei commercianti ed elevando sanzioni pesanti nei confronti dei trasgressori».