In merito agli esami di maturità dei privatisti, l’amministrazione ha dimostrato notevole buon senso, tranne in un paio di casi. In pochi istituti romani, infatti, alcuni ispettori particolarmente zelanti, anziché far sostenere la prova scritta agli studenti, li hanno cacciati dalle scuole.
L’ultima parola sul diritto di questi candidati a sostenere l’esame nella scuola prescelta, nonché sulla possibilità stessa di sostenere la maturità e non perdere l’anno scolastico, spetta al Consiglio di Stato, poiché il Tar del Lazio questa mattina si è pronunciato negativamente.
Contrariamente a questi unici casi romani, in tutte le altre scuole gli esami potranno proseguire serenamente poiché tutti i privatisti sono stati ammessi alla maturità a seguito della decisione del Consiglio di Stato del 19 giugno scorso.