NAPOLI – Strade dello shopping affollate per il debutto dei saldi. Ieri via Chiaia era un fiume umano composto soprattutto da ragazzi in cerca di affari. Numerose anche le file davanti alle vetrine delle grandi griffe di Chiaia. La più lunga da Hogan che ha praticato sconti soltanto su una piccola parte della sua collezione. Stesso discorso per Gucci ed altri negozi del lusso dove è scattata la corsa per accaparrarsi quei pochi oggetti del desiderio messi in vendita a prezzi più bassi. Bene anche il pret-a-porter di alcuni marchi che applicano su tutta la collezione invernale uno sconto del 50%. Molte le clienti in coda già prima dell’apertura e la fila ha continuato ad incrementarsi durante la giornata, con attese di oltre un’ora e mezza. è boom anche per le catene di abbigliamento «low cost». Gli sconti vanno dal 20 al 70%, con il picco dell’ 80% in un megastore di via Roma che, già all’apertura, contava oltre cinquanta persone in fila. Insomma la prima giornata di saldi, dopo la crisi del Natale, autorizza gli addetti del settore all’ottimismo. «Fortunatamente non c’è stata la crisi che ci si aspettava», spiega Antonio Pace, presidente dell’Ascom di Napoli. «Il catastrofismo è sconfessato », aggiunge Enzo Perrotta, presidente dei commercianti vomeresi. «Ad una prima rilevazione – continua Perrotta – gli acquisti sembrano in linea con l’anno scorso». Per ora, però, non si azzardano previsioni. «Aspettiamo con fiducia il prossimo fine settimana, che sarà di sicuro un test decisivo per definire la tendenza delle svendite invernali di questa stagione». «Come sempre, ci sono code davanti alle vetrine delle griffe più famose, mentre i negozi piccoli fanno più fatica ad ingranare », spiega Pace. In ogni caso, no al catastrofismo dei giorni scorsi. «I clienti sono attenti e stimolati dai veri affari esposti nelle vetrine». E chi ha deciso di aspettare i saldi per dedicarsi allo shopping, può solo guadagnare. «I negozi hanno gli assortimenti pieni, perchè a Natale hanno venduto poco. Chi invece acquista adesso può scegliere meglio e spendere meno», conclude Pace. Per i consumatori, però, il vero boom degli acquisti deve ancora arrivare. «L’impressione è che i clienti stiano aspettando altri ribassi più consistenti, visto che già dopo Natale alcuni negozi proponevano saldi camuffati da vendite promozionali e i prezzi sembrano così invariati », spiega Rosario Stornaiuolo, presidente di Federconsumatori Campania. Ma se c’è crisi, come tutti sbandierano ai quattro venti, come si spiegano le lunghe code davanti alle vetrine dei grandi marchi? «La tendenza di questi ultimi tempi vede l’acquisto di pochi abiti, privilegiando soprattutto la qualità del prodotto – spiega Stornaiuolo – e in generale c’è un clima di cautela e prudenza da parte dei consumatori. In più, bisogna anche tenere gli occhi aperti per evitare qualche fregatura. Per questo i negozi del lusso danno maggiori garanzie». Polemico con l’ottimismo della Confesercenti è il Codacons che ribadisce la sua stima di un calo delle vendite del 30% rispetto allo scorso anno in occasione dei saldi. «Non facciamo allarmismo. La nostra stima sui saldi è un`analisi statistica basata sui dati ufficiali delle vendite di questi ultimi mesi (Istat, Icc Confcommercio), ovv iamente basandosi sull`ipotesi che il trend di fine stagione venga semplicemente riconfermato in occasione dei saldi», si legge in un comunicato dell’associazione di consumatori. Per il Codacons "sono semmai i commercianti che fanno stime fantasiose ipotizzando improvvise inversioni di tendenza senza che questo abbia alcun fondamento matematico, se non nei loro desideri". Per il Codacons solo il 50% delle famiglie si avvarrà dei saldi, la spesa procapite si attesterà sui 120 euro a persona, 312 euro la spesa media per ogni famiglia. Infine da segnalare i controlli della Guardia di Finanza: su 78 esercizi sono stati 33 i negozianti multati perchè non rilasciavano la ricevuta