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E Oggi parte la corsa ai saldi

Nelle strade del lusso i negozi a conduzione familiare contro il fashion system. E anche domani negozi aperti «Se decidiamo di liberalizzare i saldi a me sta bene». Pausa. «Ma se esiste una regola, allora la rispettino tutti». Roberto Moretti, presidente dei commercianti di via della Spiga, non fa nomi. L’allusione però è chiara: «Molti marchi di lusso hanno iniziato con gli sconti prima di Natale. Non è giusto». E non è il solo a pensarla così. Da qualche giorno in centro è scoppiata un’insolita battaglia. Tra chi ha fatto sconti in anticipo — alcune maison della moda — e chi ha rispettato l’avvio dei ribassi, partenza ufficiale questa mattina. Montenapoleone, Manzoni, Spiga, Galleria. Anche il Quadrilatero fa i conti con la crisi. I negozi a conduzione familiare contro il fashion system. Nelle strade del lusso. Una guerra tra non-poveri. Ma gli affari non sono andati bene per nessuno: niente stranieri, niente oligarchi russi, niente ressa nei negozi a cinque stelle. E allora la concorrenza cambia volto: «Sempre più sleale ». Lo dicono i commercianti: «Certe griffe si sono messe a fare sconti ai primi di dicembre ». Imperativo: salvare i fatturati. A tutti i costi. «Ma questa è mancanza di serietà», sbotta Claudia Buccellati, a capo dei negozianti di via Montenapoleone. «Il piccolo rivenditore è spiazzato, annientato. Facciamo le campagne per le botteghe storiche e poi ammazziamo la piccola impresa. E dov’è la tutela del consumatore?». Commento rabbioso che riassume le tante lamentele arrivate dai negozianti della zona 1: «Troppe irregolarità»; «Se lo facessimo noi saremmo subito multati»; «Furbetti impuniti ». C’è anche chi sceglie una linea più indulgente. Come Rossana Galli, presidente del Salotto, che raccoglie gli esercizi della Galleria: «Sì, forse hanno iniziato un po’ prima del solito. Ma le vendite promozionali non sono disdicevoli. Tutta colpa del ridimensionamento di Malpensa: nonostante i nostri sforzi, le aperture 365 giorni all’anno, siamo tutti in difficoltà». Esempio: «L’anno scorso da Russia e Cina arrivavano voli apposta per i saldi. Quest’anno nulla». Che le premesse non siano rosee lo sanno anche gli albergatori. Remo Eder, presidente regionale della categoria, commenta: «Per ora non è arrivato nessuno, speriamo nella prossima settimana». E sì che è periodo di bassissima stagione. Appello: «Servirebbe una grande azione promozionale che rilanci Milano e soprattutto il turismo d’affari». Saldi, un salto nel vuoto. Ma oggi si parte. Negozi aperti oggi e domani (la Rinascente fino alle 22), vetrine pronte. Secondo una stima di Ascomodamilano- Unione del Commercio, lo sconto medio (di partenza) sarà del 40 per cento per un giro di affari di 480 milioni. Analisi de presidente Renato Borghi: «L’offerta sarà ampia con ottime opportunità d’acquisto».  Ogni famiglia spenderà circa 540 euro, più di 200 euro a persona (120 per il Codacons). Si parte. Con i controlli dall’annonaria (cento vigili in azione: multa da 1032 euro) e le regole «anti-truffa». Con le cupe previsioni delle associazioni dei consumatori (-30% di vendite) e il richiamo immancabile degli acquisti a basso costo. Soprattutto nei periodi di crisi. Il perché lo spiega Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Psichiatria del Fatebenefratelli: «Ci si sente meno poveri».

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