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DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Il Codacons denuncia alla Corte Europea dei diritti dell’uomo il Ministero delle Finanze per violazione dei diritti di libertà e sicurezza personale. Il prossimo quindici giugno scade il termine per il pagamento delle imposte sui redditi (IRPEF, ILOR, CSSN). Questo termine scadeva negli anni passati il 31 del mese di maggio, quest’anno invece è stata concessa dal Ministro Visco una proroga di 15 giorni per porre rimedio alla situazione creata dallo stesso ministero. Infatti, ai sensi del D.P.R. 600/73 i modelli di dichiarazione dei redditi devono essere approvati entro il 15 febbraio dell’anno in cui devono essere utilizzati. Questa norma è stata introdotta al fine di rendere possibile al contribuente di disporre di un «sufficiente» margine di tempo delle istruzioni e dei modelli di dichiarazione dei redditi al fine di calcolare correttamente le imposte dovute all’Erario. Quest’anno invece le istruzioni e il Modello di dichiarazione Unico 98 sono state approvate con decreto ministeriale del 30 marzo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 2 aprile con ben 46 giorni di ritardo. Il ministero ha deciso di dare una proroga di soli 15 giorni senza sanzioni per la presentazione delle dichiarazioni. Nei successivi trenta giorni è offerta la possibilità di effettuare il versamento del dovuto, ma con lo 0,50% di maggiorazione. Il Ministero delle Finanze ritarda di 46 giorni la pubblicazione dei modelli di dichiarazione ma ne concede solo 15 al contribuente. Diversamente sarà sanzionato con lo 0,50% Nessun problema comunque! Tanto c’è il cittadino, contribuente nato, che paga anche i costi del disservizio che subisce!

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