Cremona: Numerose donne scelgono di intervenire -con un intervento chirurgico- sulle proprie tube di Falloppio per non rischiare gravidanze indesiderate, mosse da diverse ragioni. Proprio perché si tratta di un intervento, alcune donne sono restie a sottoporvisi e, quindi, entra in gioco Essure, prodotto dalla Conceptus Inc., azienda poi acquistata dalla Bayer. Si tratta di un anticoncezionale che viene inserito in modo permanente, impedendo il passaggio degli spermatozoi; avrebbe dovuto rappresentare una grande innovazione, ma, purtroppo, ha provocato tantissimi danni: mal di testa, vertigini, dolori articolari alle mani e alle spalle, perdite durante i rapporti sessuali, perforazione delle pareti uterine fino ad arrivare a gravidanze indesiderate. Anche la sua asportazione è estremamente rischiosa e complicata.
Codacons: “La speranza che lo scottante caso si fosse risolto e che ci fossero sempre meno richieste risarcitorie era viva (stante il richiamo dei dispositivi ancora presenti presso le strutture sanitarie da parte del Ministero della Salute), ma le ultime segnalazioni non fanno altro che sottolineare che non solo l’impianto del contraccettivo permanente Essure provoca gravissimi effetti collaterali ma anche la sua rimozione chirurgica non èesente da danni. Infatti, nella maggior parte dei casi il dispositivo si rompe o si allunga, lasciando detriti all’interno del corpo. Ciò, in alcune pazienti, ha causato reazioni autoimmuni. Altre hanno dovuto subire un’isterectomia, cioè l’asportazione completa dell’utero. Alla luce di questo, invitiamo tutte le donne coinvolte a contattare il nostro Sportello Malasanità per verificare i presupposti legali per poter ottenere il risarcimento di tutti i danni alla salute causati dal presidio medico Essure, anche a seguito della sua rimozione.”
Lo Sportello Malasanità del Codacons è a disposizione di tutte le consumatrici danneggiate offrendo consulenza legale stragiudiziale e giudiziale in materia.
Per informazioni, contattare il Codacons Cremona all’indirizzo codacons.cremona@gmail.com o al recapito telefonico 347.9619322”.
‘Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6 maggio 2022’