Site icon Codacons Lombardia

Crac costruttori: “Ora il punto sull’inchiesta”

Il Coordinamento del Carspac 1 (no Codacons) si è riunito mercoledì per valutare quanto è emerso a conclusione dell’inchiesta della Procura di Ferrara sul crac Coopcostruttori e per fare una verifica sulle iniziative su cui da mesi è impegnato. "Relativamente alla inchiesta – scrive in una nota il portavoce Valerio Cellini -, come talvolta accade, la realtà supera l’immaginazione". "Il ristretto gruppo dirigente della Coopcostruttori per diversi anni avrebbe fatto di tutto e di più in negativo, una vorticosa disavventura che ha portato migliaia di famiglie nel baratro del dramma e della disperazione. L’inchiesta ha definito in termini quantitativi e qualitativi quanto da anni si immaginava: una gestione da padre-padrone, di un gruppo ristretto incompetente, come ebbero a dire subito i Commissari con scelte suicide e irresponsabili. Pressing illegale per raccogliere risparmio, appalti al ribasso, bilanci truccati e condotte perfino immorali nel rapporto con una parte dei soci sovventori e arbitrarie nei confronti dei dipendenti. Emergono – scrive il Carspac1 – soprattutto gravissime responsabilità a carico della "banda dei quattro" come è stato scritto sulla stampa. Per quanto riguardo la strategia del Carspac1, si concorda nel ritenerla più che mai valida e si chiede a Legacoop e alle Cooperative associate di continuare il loro intervento di solidarietà cooperativa. Troppe ferite, non ancora rimarginate, ha prodotto una grande Cooperativa e rammarica e indigna ancora che il sistema cooperativo della Lega non abbia oggettivamente saputo evitare che si trasformasse in uno tsunami. Il Coordinamento continuerà a impegnarsi per altri interventi di solidarietà cooperativa, seguirà fino a conseguire significativi risultati il problema della garanzia del prestito sociale, magari tramite la costituzione di un fondo nazionale interno al sistema cooperativo Lega di garanzia, e seguirà la questione dei fondi dormienti cercando un rapporto speciale coi parlamentari della maggioranza". Cellini, ribadito che proseguirà gli incontri con forze politiche e istituzioni, annuncia che "nelle prossime assemblee (24 a Filo e il 25 a Argenta) si vorrà fare informazione e ragionare specialmente sulle conclusioni dell’inchiesta. Ci saranno giornalisti che ci aiuteranno a capire l’attuale situazione. Non saranno assemblee pubbliche perché troppo spesso, in passato, si sono trasformate in sfogatoi con passerelle di politici".  

Exit mobile version