SALERNO «I saldi? Non risolleveranno l’economia salernitana». La profezia arriva sia dal Codacons Campania («Sono ormai superati e spesso inutili, e hanno solo un vantaggio se fossero rispettati: l’obbligo di vendere merce di stagione») che dal coordinamento «Libero Grassi» di Salerno che, l’anno scorso, diede il via ad una campagna di adesione al consumo critico, volta a combattere il racket, i finanziamenti illegali, le contraffazioni e le maggiorazioni di prezzo. «I saldi non hanno mai risollevato niente – dice il presidente del coordinamento, Marcello Ravveduto – e alcuni commercianti, pur di non chiudere le rispettive attività in perdita, preferiscono indebitarsi». Ma, di note stonate l’economia salernitana ne ha più di una. E uscire dalla crisi è sempre più difficile. Lo scorso anno il coordinamento «Libero Grassi », nel lanciare la campagna di sensibilizzazione al consumo critico, propose di stilare una mappa dei commercianti «onesti». Coloro cioè che, rispettosi delle norme sul consumo e intransigenti alle truffe, sarebbero stati inseriti in un elenco etichettato come «consumo sicuro », a garanzia della legalità e dei consumatori, stilata da una commissione di esperti. «Non si è fatto niente – ammette scoraggiato Ravveduto – all’inizio, tutti i commercianti ci hanno dato la propria disponibilità, ma poi ogni tentativo di coinvolgerli è andato male». Diverso è stato, invece, l’atteggiamento delle associazioni dei consumatori che hanno aderito in massa all’iniziativa. Ma, senza il perno forte dei commercianti, la lista degli «onesti» è stata solo un’utopia. «E – continua Ravveduto – con le banche che soffrono la carenza di liquidità si è portati a cercare finanziamenti illeciti». La soluzione? «L’Osservatorio sui prezzi per cui ci stiamo battendo inutilmente da tre anni. Solo un’attenzione maggiore della Camera di Commercio può aiutarci in questa battaglia».