I due decreti varati venerdì dal Consiglio dei Ministri, e con i quali è stata recepita la Direttiva Europea 2005/29/Ce sulle pratiche commerciali sleali, mantengono in vigore le tanto odiate ?spese di spedizione?, balzello che i cittadini sono costretti a pagare anche per il semplice invio a casa delle bollette dei più disparati servizi.
?Annunciati con tanto clamore, i due decreti del Governo, sul fronte delle spese di spedizione, hanno modificato poco o niente ? afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi ? prevedendo solo che vengano specificate le modalità di calcolo del prezzo e tutte le spese aggiuntive di spedizione, consegna o postali. In realtà la voce ?spese di spedizione bolletta? a carico dell’utente è palesemente illegale ? prosegue Rienzi ? tanto che numerosi Giudice di pace, in cause che hanno visto contrapposti consumatori e aziende di servizi, hanno dato ragione ai primi, ordinando il rimborso di tale balzello ingiustamente pagato per anni dagli utenti. Il Governo avrebbe fatto bene ad inserire nei due decreti l’illegalità di tale tassa, sollevando così i cittadini dall’obbligo di pagare un balzello odiato e manifestamente ingiusto?.