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Codacons su tragedia nelle acque del lago di Como

25 Luglio 2022


COMUNICATO STAMPA

Cronaca Como

Lunedì 25 Luglio 2022

RAGAZZO SCOMPARE NELLE ACQUE DEL LAGO DI COMO

IL CODACONS PRESENTA IL DECALOGO DELLE REGOLE DI SICUREZZA DEL BAGNANTE

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Cronaca Como: un ragazzo si è tuffato nelle acque del lago di Como ed è scomparso. La tragica vicenda è accaduta ieri pomeriggio dopo le ore 16:00.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e una squadra di sommozzatori.
Non è un caso isolato perché tre giorni fa è scomparso sempre nelle acque del Lario un turista tedesco il cui corpo non è ancora stato ritrovato.
Numeri agghiaccianti, che sottolineano la pericolosità della balneazione e che riportano all’attenzione comune la necessità del rispetto del decalogo delle 10 regole di sicurezza per il bagnante:

1) valutare le capacità natatorie in relazione alle condizioni climatiche (temperature, onde, vento), alle correnti e alle altezze (in caso di tuffo);

2) mai avventurarsi da soli lontano dalla riva;

3) prestare attenzione all’escursione termica all’ingresso in acqua;

4) non entrare in acqua se non in perfette condizioni di salute;

5) attendere tre ore dai pasti;

6) non forzare le proprie prestazioni fisiche;

7) non tuffarsi da mezzi di navigazione sia fermi che in movimento;

8) non avventurarsi in apnee e prestare attenzione all’iperventilazione;

9) non arrampicarsi sulle scogliere;

10) nuotare nelle apposite aree riservate ai bagnanti (se vi sono) e in ogni caso mantenersi a distanza di sicurezza dai natanti.
Il Codacons, per garantire la sicurezza nei mesi estivi, chiede ai Sindaci dei comuni attigui al Lago, l’emanazione di ordinanze urgenti per tutelare i cittadini meno avvezzi alla balneazione.
“Ogni bacino idrico può nascondere un pericolo se sottovalutato – commenta il Presidente del Codacons Marco Donzelli – La stagione estiva e la vacanza non sono una scusa per dimenticare le regole di sicurezza. E’ opportuno nominare un
responsabile comunale addetto alla sorveglianza dei punti più pericolosi per i bagnanti e aumentare la cartellonistica richiamante i pericoli, soprattutto nelle zone in cui si sono verificati in precedenza eventi spiacevoli”.

Ufficio Stampa: 346/6940183

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