COMUNICATO STAMPA
Cronaca Milano
Lunedì 26 Aprile 2021
ASSEMBRAMENTI, CANTI E BALLI SENZA MASCHERINE IN ZONA BRERA A MILANO
IMMAGINI SHOCK: DECINE E CENTINAIA DI PERSONE IMMORTALATE SENZA RISPETTO DI ALCUN DISTANZIAMENTO, NE’ DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PERSONALE
CODACONS: IMMAGINI VERGOGNOSE, ASSOLUTA ASSENZA DI CONTROLLI DA PARTE DEL COMUNE DI MILANO. RISCHIO DI MAXI FOCOLAI
L’ASSOCIAZIONE DIFFIDA IL COMUNE E CHIEDE VENGANO DENUNCIATI I GESTORI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI PER CONCORSO IN EPIDEMIA COLPOSA
Cronaca Milano: Immagini che lasciano senza parole quelle che sono arrivate nel fine settimana di zona “arancione” a Milano, dove nei luoghi della cosiddetta “movida” decine e centinaia di giovani ragazzi si sono radunati per festeggiare.
Le immagini più emblematiche sono quelle giunte da Brera, immortalate dal Corriere, dove in alcuni video diffusi in rete, si vedono decine di giovani e meno giovani, ballare, cantare e divertirsi il tutto senza il rispetto di alcun distanziamento sociale, senza mascherine e senza minimamente curarsi di prestare attenzione a quello che stanno facendo.
“Immagini disturbanti, che dimostrano la totale assenza di istituzioni pubbliche nella lotta agli assembramenti ed alla diffusione del Covid-19 – denuncia il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – e che lascia esterrefatti per l’indifferenza di questi ragazzi verso il virus che ha ucciso così tante persone in Lombardia ed in Italia.
Un vero e proprio fallimento dell’idea del Presidente del Consiglio Mario Draghi, di riaprire in condizioni tutt’altro che sotto controllo (ad oggi si contano ancora più di 13mila contagi giornalieri, più di 200 morti ogni giorno, e quasi 3mila persone ricoverate in terapia intensiva) affidandosi al buon senso dei cittadini.
Diffideremo il Comune di Milano la cui negligenza nell’impedire certi fenomeni contribuisce a quanto sta accadendo, e chiederemo che i gestori degli esercizi commerciali coinvolti negli assembramenti vengano denunciati per concorso in epidemia colposa.
Ogni scelta che facciamo può costare delle vite, serve responsabilità.“
Ufficio Stampa: 346/6940183