Codacons su esame avvocato 2021 – disservizi e scandali
10 Giugno 2021

Comunicato Stampa
Cronaca Milano e Nazionale
Giovedì 10 Giugno 2021
ESAME AVVOCATO 2021 CONTINUANO I DISSERVIZI PER I CANDIDATI
NELLA GIORNATA DI IERI ALCUNI PRATICANTI AVVOCATI HANNO RICEVUTO, MENO DI 24 ORE PRIMA DELLA DATA FISSATA DI ESAME, COMUNICAZIONE LAPIDARIA DI RINVIO, SENZA ALCUNA MOTIVAZIONE NE’ INDICAZIONE DI SORTA
CODACONS: DOPO GLI SCANDALI DEGLI ULTIMI GIORNI LE COSE NON SONO CAMBIATE, ZERO RISPETTO VERSO MIGLIAIA DI PERSONE COSTRETTE A SUBIRE CAMBIAMENTI DI PIANO DELL’ULTIMO MINUTO
BASTA! CHIEDIAMO URGENTE INTERVENTO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Cronaca Milano e Nazionale: continuano i disagi e disservizi relativamente all’esame di Avvocato 2021, quando nella giornata di ieri, alcuni candidati, che devono sostenere l’esame presso la sede di Milano hanno ricevuto comunicazione lapidaria sulla propria pagina personale che il loro esame sarebbe stato rinviato a data da destinarsi, in quanto “la sottocommissione non può riunirsi”.
Dopo gli scandali degli ultimi giorni non solo nulla è cambiato in meglio, ma anzi sembra che il trattamento dei praticanti avvocati sia sempre meno rispettoso da parte delle commissioni esaminatrici.
Codacons: “Un comportamento che denota un’assoluta mancanza di rispetto verso centinaia e migliaia di persone, praticanti avvocati, i quali molto spesso lavorano durante la settimana e sono costretti all’ultimo minuto a dover rivedere completamente i loro piani a causa di disorganizzazioni che non sono neanche spiegate o motivate in alcun modo dalle Commissioni – denuncia il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli. Un plauso a Paolo Giuliodori del Gruppo Misto che è intervenuto in Parlamento per segnalare lo scandalo di questa sessione di esame, che dimostra, sempre di più, l’assenza di meritocrazia, trasparenza e chiarezza nei confronti dei candidati.
Adesso siamo stufi, e come noi migliaia di ragazzi in tutta Italia, costretti a subire un trattamento inaccettabile per mesi e mesi, senza alcuna tutela di nessun tipo.
Chiediamo e pretendiamo che il Ministero della Giustizia intervenga a gamba tesa su quanto stia avvenendo, riformando le modalità di esame attualmente esistenti con criteri che garantiscano l’imparzialità e uguaglianza di tutti.”
Ufficio Stampa: 346/6940183
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