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Codacons Monza su prolungamento Linea Lilla

10 Febbraio 2023


COMUNICATO STAMPACronaca di Monza e della BrianzaVenerdì 10 Febbraio 2023PROLUNGAMENTO LINEA M5, PROGETTO BLOCCATONONOSTANTE CI SIANO FONDI STANZIATI PER  1,3 MILIARDI DAL 2019, IL COMUNE DI MILANO NON LA RITIENE UNA PRIORITA’CODACONS: NECESSARIA INDAGINE DELLA CORTE DEI CONTI. DA ANNI SI PARLA DEL PROGETTO E VENGONO FATTI INVESTIMENTI, CHIEDIAMO CHIAREZZA

Cronaca Lombardia: ennesimo capitolo dell’odissea relativa al prolungamento della linea M5 della metropolitana sino a Monza.Partita nel 2019 con la previsione di concludersi entro un paio d’anni, la realizzazione del solo progetto registra già quattro anni di ritardo, perché è finita in un ingorgo di progetti e studi di fattibilità per tutte le linee metropolitane milanesi che hanno rallentato i lavori di MM. Non ci sarebbero solo motivi tecnici e imprevisti incontrati nel corso della progettazione all’origine del mancato rispetto del programma, ma anche – secondo quanto dichiarato da HQ Monza –  una distribuzione degli incarichi richiesti dal Comune di Milano alla sua azienda partecipata delle metropolitane non ben ponderata.Stando a quanto riferito “da una fonte interna di MM” le motivazioni ufficiali diffuse finora sui ritardi dovuti a complicazioni per la progettazione della stazione Monza Parco sono “una mezza bugia”, scrive Hq Monza.Codacons: “Necessaria chiarezza sull’argomento, i cittadini di Monza meritano di conoscere le reali motivazioni legate al ritardo nella realizzazione del progetto, per il quale ci sono già i fondi stanziati e che permetterebbe loro di facilitare i collegamenti con il capoluogo lombardo facilitando enormemente la mobilità e soprattutto limitando l’utilizzo dell’automobile, in una zona che convive con un inquinamento atmosferico molto elevato – afferma il Presidente del Codacons, Marco Donzelli – Con l’aumento dei costi delle materie prime e il galoppare dell’inflazione, si rischia che i fondi ora stanziati non saranno sufficienti a coprire l’intero progetto, con il pericolo di trovarci dinanzi all’ennesima opera incompiuta italiana. Presenteremo un esposto alla Corte dei Conti al fine di verificare se vi sia cattivo uso del denaro pubblico.”

Ufficio Stampa: 346/6940183

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