Scoperta dagli agenti di polizia provinciale, su delega della procura di Monza, una vera e propria cava abusiva, dove due imprenditori, ora denunciati, hanno illegittimamente estratto 70 mila metri cubi di terra e argilla, nonostante l’area era destinata all’edificazione di siti commerciali e industriali e non era, pertanto, inserita nel piano cave di Regione Lombardia.
La società proprietaria dell’area aveva attivato una vera e propria cava abusiva escavando e vendendo una quantità di argilla stimata dall’Arpa Lombardia in circa 70 mila metri cubi. Ma non solo, difatti, terminate le attività di escavazione abusiva, la stessa società stava procedendo a riempire le voragini con rifiuti derivanti da demolizioni, terre e rocce da scavo provenienti da altri cantieri e siti.
Per il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli: “L’importanza della salvaguardia dell’ambiente è un tema che sta assumendo sempre maggiore attenzione da parte del Legislatore che nel 2006 è intervenuto riordinando la materia con il Testo unico ambientale e, più recentemente, nel 2015, introducendo i c.d. “Ecoreati”.
Il Codacons, associazione a tutela dell’ambiente, presenterà un esposto in Procura e si costituirà parte civile nel processo contro i responsabili.
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