Milano: il carcere di San Vittore è ormai simbolo di un’emergenza che coinvolge l’intero sistema penitenziario lombardo. Nelle sue celle, pensate per ospitare due detenuti, se ne trovano regolarmente quattro. Il tasso di sovraffollamento ha superato il 200%, in un contesto di strutture fatiscenti, scarse condizioni igieniche e cronica mancanza di spazi adeguati.
La presidente della Commissione Carceri della Regione Lombardia, Alessia Villa, interviene con parole nette: “È giusto che chi sbaglia paghi, ma il carcere, così com’è, non riabilita: crea solo più delinquenza. Occorre investire seriamente sulle pene alternative, sul reinserimento sociale e sulla riqualificazione degli istituti.”
“È inaccettabile – dichiara il Codacons – che in un Paese civile migliaia di persone siano detenute in condizioni disumane. Il carcere non può diventare un luogo di degrado strutturale e abbandono istituzionale. Chiediamo accertamenti immediati su come sono stati spesi i fondi pubblici e l’avvio di un piano straordinario per risolvere l’emergenza”.
Per queste ragioni, il Codacons ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, chiedendo al Governo e al Ministero della Giustizia un intervento urgente per ripristinare le condizioni minime di legalità e umanità all’interno delle carceri lombarde.
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