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Codacons su sentenza Cassazione diffamazione mezzo Facebook anche se non si fanno nomi

COMUNICATO STAMPA
Cronaca Nazionale
Martedì 29 Marzo 2022
INNOVATIVA SENTENZA DI CASSAZIONE CHE HA RICONOSCIUTO LA DIFFAMAZIONE AGGRAVATA SU FACEBOOK ANCHE SE NON SI FANNO NOMI DEI DESTINATARI.

AI FINI DELL’INTEGRAZIONE DEL REATO È SUFFICIENTE CHE DALLE PAROLE UTILIZZATE, LA PERSONA OFFESA SIA IDENTIFICABILE.

CODACONS: IMPORTANTE SENTENZA DEI SUPREMI GIUDICI IN TEMA DI REATI SUL WEB. SCRIVETECI A INFO@CODACONSLOMBARDIA.IT PER OTTENERE TUTELA E ASSISTENZA LEGALE.

Cronaca Nazionale: La Corte di Cassazione nella sentenza n.10762/2022 ha statuito un importante principio in tema di diffamazione mezzo social secondo cui ai fini del reato non è necessario che sia indicato chiaramente il nome della persona offesa, essendo sufficiente l’indicazione di elementi personali o temporali della fattispecie per l’individuazione del soggetto offeso.
In tal senso, post denigratori che fanno riferimento ad elementi fisici quali colore della pelle, altezza, peso ecc. o ad elementi chiaramente riconducibili ad un soggetto determinato, possono integrare il reato di diffamazione aggravata.
Si tratta di un’importante pronuncia della Cassazione che sta iniziando a prendere sul serio il problema dei reati commessi a mezzo web o social – commenta il presidente Codacons Marco Maria Donzelli – è un problema molto diffuso che può colpire chiunque. Scriveteci a info@codaconslombardia.it per ottenere consulenza e assistenza legale in materia
   Ufficio Stampa Codacons Lombardia: 346/6940183
consulenze@codaconslombardia.it- 02/29419096
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