A tutti i proprietari di Citroën C3 e DS3 prodotte tra il 2009 e il 2019! Hai subito danni dal mancato utilizzo dell’auto a causa dell’airbag difettoso? Dopo la vittoria dell’azione inibitoria promossa dinanzi al Tribunale di Torino, Codacons e Adusbef avviano una class action per ottenere il risarcimento dei danni subiti per il mancato utilizzo del veicolo.
In merito alla vicenda relativa agli airbag “killer” il Codacons e Adusbef hanno ottenuto un importante vittoria a seguito dell’azione inibitoria promossa dinanzi al Tribunale di Torino, il quale con ordinanza del 07.10.2024 ha accolto le nostre richieste condannando Groupe PSA Italia S.P.A. a:
1) sostituire immediatamente gli airbag difettosi;
2) consegnare un’auto sostitutiva a tutti i proprietari delle autovetture difettose.
Ma non finisce qui! I proprietari delle autovetture coinvolte hanno diritto al risarcimento dei danni per il mancato utilizzo del proprio veicolo difettoso, un aspetto non coperto dall’azione inibitoria. Ora, Codacons e Adusbef sono al vostro fianco, e avviano una clamorosa class action con l’obiettivo di ottenere un risarcimento economico per i seguenti danni:
1) Danno patrimoniale da fermo tecnico del veicolo quantificabile in 25,00 euro per ogni giorno di inutilizzo dell’auto per il proprietario;
2) Danno non patrimoniale derivante dal danno psicologico (patema d’animo) sofferto dai proprietari delle autovetture Citroën C3 e DS3, causato dalla paura di subire gravi lesioni fisiche a seguito del malfunzionamento dell’airbag difettoso. Tale danno include anche la limitazione della vita quotidiana e delle relazioni personali. Quantificato in 1.000 euro una tantum per ciascun proprietario.
“Questa decisione del Tribunale di Torino è una grande vittoria per tutti i consumatori italiani, che sottolinea come la responsabilità sociale delle grandi imprese non sia solo nella qualità della produzione e nella vendita dei prodotti, ma anche e in primis nell’ intervenire immediatamente nel caso di criticità che mettono in grave pericolo la sicurezza e la salute degli utenti” – commentano le tre associazioni.
Se anche tu vuoi restare costantemente informato/a e aggiornato/a sugli sviluppi dell’inibitoria già ottenuta e vuoi ricevere ricevere istruzioni su come partecipare alla nuova class action, puoi iscriverti alle suddette associazioni (Codacons e Adusbef).