COMUNICATO STAMPA
Cronaca Lombardia
Martedì 12 Gennaio 2021
L’APPELLO DEL MONDO DEL TENNIS CONTRO LA CHIUSURA DEI CAMPI COPERTI EQUIPARATI DAL NUOVO D.P.C.M. AI LOCALI AL CHIUSI
PRESENTATO UN RICORSO AL TAR DA UNA TRENTINA DI CIRCOLI DI TENNIS
CODACONS: EQUIPARAZIONE DEL TUTTO ILLEGITTIMA, SI RISCHIANO CONSIDEREVOLI PERDITE ECONOMICHE ILLOGICHE, SUPPORTIAMO L’APPELLO DEI TENNIS CLUB
Cronaca Lombardia: circa una trentina di circoli di tennis della Lombardia, tra i cui promotori citiamo tra tutti il Tennis Club Lombardo e il Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, cui si sono aggiunti altri circoli del Piemonte e dell’Emilia Romagna, hanno deciso di presentare un ricorso al TAR del Lazio, chiedendo la sospensione del DPCM attualmente in vigore, il quale consente solo agli agonisti di giocare all’interno delle strutture fisse (cosiddetti palloni pressostatici) ma non gli amatori, ai soci non agonisti e neppure alle scuole tennis.
Ovviamente in considerazione del periodo attuale risulta impossibile giocare all’aperto, e questo comporterebbe il dover aspettare almeno la primavera del presente anno per poter riaprire.
Anche per il Codacons, la limitazione in questione appare illogica, e ciò è supportato da alcuni studi condotti dal Professor Giorgio Buonanno, ordinario di fisica ambientale, il quale ha dimostrato che l’effettivo ricambio d’aria presente nelle strutture in questione è così elevato che giocare sotto un pallone pressostatico è di fatto identico rispetto a giocare all’aperto.
“Appare evidente a questo punto che la limitazione tutt’ora in vigore non sia sorretta da ragioni scientifiche valide e pertanto supportiamo l’iniziativa dei Club di tennis – afferma il Codacons.
La chiusura dei campi coperti rischia di danneggiare ingiustamente, parecchi circoli e club i quali sarebbero costretti ad attendere almeno la primavera di quest’anno per poter fornire tutta una serie di servizi, con considerevole perdita economica.
Il tennis fisiologicamente non è uno sport di contatto, come può essere il calcio, ed è naturale che i giocatori stiamo costantemente a parecchie decine di metri di distanza l’uno dall’altro, pertanto, già di per sé non vi sarebbero particolari rischi.
Chiediamo quindi al Governo di rimuovere questa illegittima limitazione al fine di tutelare tutti i club di tennis coinvolti.”
Ufficio Stampa: 346/6940183