Codacons su prelievi fraudolenti conti correnti – tutela consumatore

Cronaca Nazionale: secondo la più recente giurisprudenza in tema di prelievi fraudolenti dal conto corrente del consumatore, in tema di ripartizione dell’onere della prova, il correntista che chiede la restituzione di quanto indebitamente prelevato deve solo dimostrare la natura fraudolenta del prelievo, mentre, sull’istituto di credito, incombe la prova del fatto che l’utilizzatore abbia agito con dolo o colpa grave.

Lo asserisce la recente decisione della Corte di Cassazione (Ordinanza 9721/2020) che conferma sul punto la giurisprudenza formatasi.

Chiarisce altresì che si definisce colpa grave “una straordinaria e inescusabile imprudenza, negligenza o imperizia, la quale presuppone che sia stata violata non solo la diligenza ordinaria del buon padre di famiglia di cui all’art. 1176, comma 1, c.c., ma anche quel grado minimo ed elementare di diligenza generalmente osservato da tutti”

Codacons: “Purtroppo parliamo di un tema particolarmente importante in quanto giornalmente alla nostra Associazione giungono decine di segnalazioni di consumatori che si sono visti fraudolentemente prelevati dal conto corrente i propri risparmi – afferma il Presidente del Codacons, Marco Donzelli – e per questo motivo è così importante che il consumatore sappia di poter essere tutelato dalla Legge, ed agisca nel modo più rapido possibile per chiedere la restituzione degli importi a lui sottratti.