Site icon Codacons Lombardia

CODACONS SU POTENZIALE REATO AMBIENTALE ASFALTI BRINZA (MB)

COMUNICATO STAMPA

Cronaca Monza e Brianza

Lunedì 13 Luglio 2020

ALLARME POTENZIALE REATO AMBIENTALE. L’AZIENDA ASFALTI BRIANZA, PRODUTTRICE DI BITUME, DIFFIDATA DAL SINDACO DI CONCOREZZO, MA IL 15 LUGLIO È PREVISTA LA RIAPERTURA

URLO DEI CITTADINI: “BASTA! ODORI EMESSI IRRESPIRABILI E QUALITÀ DELL’ARIA INSALUBRE. DANNI ALLA SALUTE.”

CODACONS: “NECESSARIO INTERVENIRE CON URGENZA E DARE RISPOSTE IMMEDIATE. BASTA IL RIMPALLO DELLA RESPONSABILITÀ. PRESENTEREMO ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, DIFFIDIAMO ARPA E NOMINA DI PARTE OFFESA NELL’INSTAURANDO PROCEDIMENTO”

Il 4 luglio il casus belli: Concorezzo, Monza, Agrate e Brugherio in una notte esplosiva per le segnalazioni di troppo fumo ed emissioni nell’aria che da anni sono al centro dell’attenzione per la presenza di un’azienda che, per i cittadini, è alla base di tutto: La Asfalti Brianza. Venerdì 3 luglio il comitato di quartiere Sant’Albino (Monza) ha segnalato una notte concitata, con oltre cento segnalazioni di problemi e trenta mail che evidenzidisagi. “Chiudete Asfalti Brianza!” è la richiesta del comitato che ha reso noto che il sindaco di Concorezzo, Mauro Capitanio, ha invitato i cittadini dei Comuni a presentare denuncia alla polizia locale (infatti è stata poi chiusa nel pomeriggio).
Il comitato ha pubblicato un documento con la raccolta di tutte le segnalazioni raccolte nel corso della notte e della mattinata.

Il 15 luglio è prevista la riapertura: i cittadini sono sconvolti e indignati.

“Siamo vittime di una situazione in cui moltissimi Enti sono coinvolti nella questione di Asfalti Brianza. Ciascuno per un pezzetto. Ciascuno per una parte di responsabilità. Una situazione ideale per chi (da anni) non si assume le proprie responsabilità. I politici, che si nascondono dietro la frase: abbiamo armi spuntate”.

Pronti al braccio di ferro il Comitato Sant’Albino di Monza e tutte le realtà che da anni si battono contro l’azienda che produce bitume e la cui produzione ha conseguenze dirette su chi vive tra Concorezzo, Brugherio, Agrate e la parte orientale di Monza. Domenica 12 luglio, dalle 10 c’è stato un presidio di protesta (distanziati e con mascherine) davanti al municipio di Concorezzo, in piazza della Chiesa. “Nei confronti di una ditta certificata come azienda insalubre di prima classe”, scrivono i residenti, “il sindaco ha un potere assoluto d’intervento. Eppure da anni al potere in Regione, Provincia, Comune di Concorezzo (per non citare Monza) sono al governo persone della stessa parte politica.”

L’8 luglio i sindaci di Agrate, Brugherio e Monza hanno fatto istanza di sospensione per ogni attività fino al termine dei lavori. “Hanno anche verbalizzato che in questa situazione non esistono le condizioni minime di garanzia per avviare le procedure previste dalla DGR 3018 (che si occupa solo delle molestie olfattive e non delle emissioni cancerogene)”.

L’azienda sarà in stop fino al 15 luglio per decisione del sindaco di Concorezzo e ha chiesto – tramite comunicato – di riaprire il 16 mettendo in attività il nebulizzatore che dovrebbe abbattere gli odori e che, ma a detta dei cittadini, non ha funzionato nella prova. Sotto accusa anche lo smaltimento del “fresato”, materiale il cui smaltimento è dispendioso ma che i comitati chiedono venga rimosso. “

Principali protagonisti del quadro poco chiaro sono Arpa, che in questi anni non ha mai fatto un controllo con impianto a massimo regime; Ats che dopo anni di inefficiente presenza ai tavoli solo recentemente si è presa la briga di verificare se vi fossero stati accessi al pronto soccorso esplicitamente collegabili ad Asfalti Brianza; la Prefettura, che sta cercando di mettere tutti attorno a un tavolo ma che finora non ha aperto alcun canale comunicativo con il comitato. E infine, la Procura che sta conducendo indagini secretate su reati penali.

“Andremo a fondo – afferma il presidente del Codacons Marco Maria Donzelli – la natura corrosiva dell’uomo che pensa solo al guadagno non può passare inosservata”.

Il Codacons come associazione da sempre attenta ai problemi connessi alla salute pubblica e all’ambiente, presenterà un esposto alla Procura della Repubblica con nomina di parte offesa e diffida l’Arpa per l’accertamento di eventuali responsabilità.

Ufficio Stampa: 393/9803854

Exit mobile version