Lombardia: una gestione superficiale e in violazione delle norme sulla privacy ha portato il Garante per la protezione dei dati personali a sanzionare la Regione con una multa di 50.000 euro.
Il provvedimento ha accertato gravi irregolarità nel trattamento dei dati dei dipendenti, sia in ufficio che in smart working, con la conservazione dei metadati ben oltre i limiti consentiti e senza gli accordi sindacali previsti dallo Statuto dei Lavoratori.
Il Codacons: “È inaccettabile che una delle più importanti amministrazioni pubbliche del Paese tratti i dati dei propri dipendenti con tanta disinvoltura, ignorando i limiti imposti dal GDPR e dallo Statuto. Siamo di fronte a una violazione palese del diritto alla riservatezza e alla dignità sul lavoro. Non si può sorvegliare il personale in modo occulto e senza tutele”.
Per tali ragioni, il Codacons ha annunciato la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica affinché si accerti se vi siano profili di responsabilità penale nella gestione dei dati. Contestualmente, l’associazione ha inoltrato un esposto alla Corte dei Conti per verificare eventuali danni erariali legati all’uso improprio di risorse pubbliche nella gestione dei sistemi informativi regionali.
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