Milano si conferma la città italiana più colpita dai furti e dai reati contro il patrimonio. Aumentano furti in casa, borseggi, scippi, taccheggi e furti d’auto. Lo rivelano i recenti dati ufficiali diffusi da Istat e Polis Lombardia, che tracciano un quadro allarmante per l’intera area metropolitana. Nel 2023 Milano ha registrato un indice di delittuosità pari a 48,14 su una scala da 0 a 100, superando nettamente Firenze (44,8), Roma (42,46) e Napoli (35,5). Le città del Sud mostrano valori ben più contenuti: Bari (18,65), Reggio Calabria (8,67) e Messina (8,02).
La pressione della microcriminalità nell’area milanese è quotidiana e costante.
Di fronte a questi dati, il Codacons denuncia lo stato di esasperazione vissuto da migliaia di cittadini, costretti a convivere ogni giorno con il rischio concreto di subire danni ai propri beni. Un disagio che compromette la qualità della vita urbana e alimenta sfiducia verso le istituzioni e il controllo del territorio.
“I cittadini sono stanchi di subire passivamente” – dichiara l’Avv. Marco Maria Donzelli – “Questa situazione ha superato ogni limite. Non è più tollerabile che in una delle città più moderne e ricche d’Europa non si riesca a garantire nemmeno la sicurezza dei beni personali.”
Per questo motivo, il Codacons presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Milano e al Ministero dell’Interno e una segnalazione a prefetto e questore chiedendo di accertare le cause dell’elevata incidenza dei reati contro il patrimonio e di verificare eventuali responsabilità o omissioni da parte delle autorità preposte al controllo del territorio.
L’associazione chiede anche l’immediato avvio di un piano straordinario di sicurezza urbana, con un potenziamento delle forze dell’ordine.
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