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Codacons su emergenza Covid-19: centinaia di persone abbandonate a casa

COMUNICATO STAMPA 
 
Cronaca Lombardia
 
Domenica 22 Marzo 2020
 
IL DATO SOMMERSO SHOCK: 9 LOMBARDI MORTI SU 10 NON ARRIVANO IN TERAPIA INTENSIVA 
CENTINAIA DI PERSONE ABBANDONATE NELLE LORO CASE, SENZA AIUTI NE’ TERAPIE 
 
CODACONS: LETTERA AL COMUNE DI MILANO, REGIONE LOMBARDIA E MINISTERO DELLA SALUTE SERVONO MISURE ESTREME; REQUISIRE STRUTTURE ALBERGHIERE, TURISTICHE E PRIVATE E CREARE POSTI LETTO PER ASSISTERE I MALATI
 
NON ABBANDONIAMO NESSUNO 
 
Cronaca Milano e Lombardia: Sono dati scioccanti quelli apparsi sul Fatto Quotidiano di venerdì scorso: 9 persone su 10 muoiono per Coronavirus, direttamente ed indirettamente, fuori dalle terapie intensive (a casa, in posti di fortuna, negli ospedali).
 
L’87% del totale dei decessi.
 
Centinaia di persone sono completamente abbandonate a loro stesse, con sintomi anche gravi (febbre alta, problemi respiratori ecc.) nelle loro case, senza possibilità di fare tamponi e senza alcuna assistenza medica, nella speranza che i loro sintomi non si aggravino tanto da dover essere ricoverati nelle terapie intensive.
 
Così facendo al momento del ricovero il paziente presenta un quadro clinico fortemente compromesso, che diminuisce la possibilità di salvarsi, e occupa un prezioso posto in terapia intensiva per parecchi giorni e settimane.
 
E’ il momento delle decisioni estreme. Stiamo abbandonando persone al loro destino. Lanciamo il nostro appello al Comune di Milano, alla Regione Lombardia ed al Governo, requisiamo gli alberghi, le strutture turistiche e le strutture private, ricoveriamo tutti i sintomatici che necessitano assistenza e cure mediche, forniamogli aiuti, è un circolo vizioso.
 
Se lasciamo aggravare i malati nelle loro abitazioni il ricovero avverrà sempre troppo tardi, occupando posti nelle terapie intensive, già prossime al collasso.
 
Ogni giorno di ritardo costa vite umane. Non possiamo abbandonare nessuno.”
 
L’Associazione conclude ringraziando tutti gli operatori sanitari, i medici, gli infermieri, i poliziotti, i cassieri, e tutti coloro che ancora stanno ancora lavorando per tutti noi rischiando la propria salute. Vi siamo vicini.
 
Ufficio Stampa: 393/9803854
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