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Codacons su dubbi fase 2 Regione Lombardia e Milano

COMUNICATO STAMPA

Cronaca Milano

Martedì 19 Maggio 2020

RIAPERTURE A MILANO E IN LOMBARDIA: I TANTI DUBBI SU CUI REGIONE LOMBARDIA E GOVERNO DEVONO RISPONDERE

DISTANZIAMENTO SOCIALE E MEZZI PUBBLICI; RIAPERTURE CENTRI DIURNI PER DISABILI; MERCATI SCOPERTI; AREE GIOCHI PER BAMBINI NEI PARCHI; MUSEI; CODE FUORI DAI NEGOZI; PALESTRE.

CODACONS E CITTADINI ASPETTANO RISPOSTE

COMPLETAMENTE IGNORATE LE 3T (TESTARE, TRACCIARE E TRATTARE)

Cronaca Milano e Lombardia: Sempre più attività commerciali, ristoranti, bar e negozi di ogni tipo stanno ormai riaprendo a Milano ed in tutta la Lombardia e Italia dopo mesi di lockdown forzato. Necessario economicamente, la riapertura avrebbe dovuto avvenire dopo una seria organizzazione da parte del Governo e delle Regioni che però è completamente mancata.

Nonostante la enorme importanza delle cosiddette 3T (Testare, Tracciare e Trattare), tale metodo è stato quasi completamente ignorato in Italia (caso a parte la Regione Veneto, dove infatti l’epidemia è stata efficacemente controllata).

Pochi test e solo ai soggetti malati gravi in ospedale; nessun tracciamento dei positivi con test alle persone con cui sono venuti in contatto; zero tracciamento dei positivi asintomatici e trattamento in ospedale riservato ai soli casi più gravi.

A tutto ciò si accompagnano enormi dubbi circa le modalità con cui alcune attività potranno riaprire i battenti.

Codacons: “Segnaliamo alla Regione alcuni dubbi che abbiamo circa alcune attività, nella speranza di avere risposte chiare e certe. Come verrà rispettato il distanziamento sociale sui mezzi pubblici? Ancora in questi giorni sono arrivate numerose segnalazioni di metropolitane e autobus pieni. Come verranno riaperti i centri diurni per disabili? E i mercati scoperti? E le aree giochi per bambini nei parchi? E i musei? E le palestre? Come verranno gestite le probabili code fuori dai negozi? Verranno intensificati i controlli della polizia locale? Domande a cui bisognava pensare prima di riaprire, ma a cui la nostra amministrazione sembra non aver minimamente pensato.”

Ufficio Stampa: 393/9803854

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