DOPO DUE MESI DI SOSPENSIONE, VI SONO ANCORA DISGUIDI E RINVII DEI PROCESSI: LA DENUNCIA DEI LEGALI
CODACONS: PRESENTEREMO UNA DIFFIDA AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, IL SISTEMA È AL COLLASSO, SE CONTINUA COSÌ I CITTADINI NON VEDRANNO TUTELATI I LORO DIRITTI
Non bastava la grave crisi del settore sanitario.
A Novara anche il sistema della giustizia sembra non funzionare più.
L’Ordine degli Avvocati di Novara interviene in tale questione denunciando una situazione insostenibile. Il Presidente dell’Ordine Piero Pollastro ha descritto chiaramente la crisi in atto del settore: “ci sentiamo in difficoltà perché non svolgiamo quello per cui abbiamo scelto di fare questa professione. Il nostro compito è rappresentare i cittadini e se il servizio della giustizia non funziona abbiamo una compressione dei diritti delle persone”.
A Novara, sino al 31 luglio c’è a disposizione una sola aula e un solo giudice per i processi penali: le udienze svolte sono pertanto pochissime rispetto alla situazione precedente la pandemia di Coronavirus.
Anche nel civile la situazione non è sostenibile: sfratti, separazioni persino i ricorsi per urgenza non sono trattati.
Ma vi è di più. Se si guarda ai giovani professionisti del settore, la situazione è ancora più critica: la correzione delle prove scritte per l’abilitazione alla professione nel 2019 è stata sospesa durante il lockdown da marzo in poi. Solo recentemente con il Decreto Rilancio si è aperta la possibilità della correzione da remoto di tali prove.
Ma ormai il danno è stato fatto e probabilmente i praticanti avvocati non sapranno se sono stati promossi alla prova orale (di solito prevista da fine settembre in poi) a luglio come di consueto. Si pensa che solo a settembre inoltrato potrebbero essere corretti tutti gli scritti.
Stando così le cose, migliaia di giovani avvocati potrebbero perdere un anno della loro vita, con conseguenze difficili sulla loro situazione economica e obbligati a rifare lo scritto nel 2021, sempre che le situazioni sanitarie lo permettano.
“La situazione attuale mi preoccupa molto, come Avvocato e come cittadino – commenta il Presidente del Codacons Marco Donzelli – la giustizia è in ginocchio. I processi sono costantemente rinviati, la situazione potrebbe tornare alla normalità solo da fine settembre. Questo ritardo danneggerà in maniera enorme non solo i professionisti ma ovviamente anche i cittadini e i consumatori che quindi vivranno in una sorta di limbo non venendo difesi i loro diritti.”
Alla luce di quanto sopra Codacons diffida il Ministero della Giustizia, già nell’occhio della bufera dopo il caos delle rivolte nei penitenziari e lo scandalo dei boss mafiosi scarcerati durante l’epidemia, affinchè faccia luce sulla vicenda e trovi una risposta a tale grave situazione.
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