Cronaca malasanità: una importantissima conferma che arriva dalla Corte di Cassazione in materia di responsabilità medica e successione: il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti da un paziente, anche se deceduto successivamente, è trasmissibile agli eredi, in quanto costituisce un vero e proprio diritto di credito consolidatosi nella sfera giuridica del defunto al momento del decesso.
Per la Corte spetta agli eredi il danno biologico che era stato quantificato dal Tribunale in oltre 1 milione di euro (1.011.411,25 euro). A questo si aggiunge il danno patrimoniale, relativo ai costi sostenuti per l’assistenza quotidiana del paziente per oltre sei anni: una somma stimata in 506.400 euro, calcolata su una media annua di 20.000 euro per ciascun assistente. A queste cifre si aggiungeranno ora gli interessi legali calcolati su un periodo di circa 20 anni, considerando che l’errore medico risale al 2005, oltre al rimborso delle spese legali sostenute per ben cinque gradi di giudizio, tra cui due passaggi in Cassazione, entrambi conclusi a favore dei familiari del paziente.
Codacons: “Una vittoria importantissima che dimostra che ancora la giustizia può vincere! Purtroppo non molti sanno che esiste questa possibilità anche nel caso di decesso del paziente, ma gli eredi sono titolari di veri e propri diritti risarcitori che possono esercitare nei confronti dei responsabili della colpa medica”.
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