Cronaca Lombardia: dal 1° ottobre 2025 entreranno in vigore nuove restrizioni alla circolazione delle auto diesel Euro 5 in diverse regioni italiane, tra cui Lombardia e Veneto. Queste misure, previste da un protocollo tra Governo e Regioni, mirano a migliorare la qualità dell’aria nel Bacino Padano, una delle aree più inquinate d’Europa.
In generale, i divieti si applicheranno nei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti e nelle principali aree urbane delle regioni coinvolte. Ad esempio, in Lombardia e Veneto il blocco interesserà i 209 Comuni di Fascia 1 e i 5 Comuni di Fascia 2 con oltre 30.000 abitanti. In Emilia-Romagna, le restrizioni saranno attive nei Comuni di pianura con più di 30.000 abitanti e nell’agglomerato di Bologna.
Il parco auto italiano è ancora fortemente dominato dai veicoli a combustione interna. Secondo i dati più recenti (fonte: UNRAE):
Auto a benzina: 17.057.000 (42,0%)
Auto diesel: 16.602.000 (40,9%)
Auto ibride (HEV): 2.746.000 (6,8%)
Auto a GPL: 2.705.000 (6,7%)
Auto elettriche (BEV): 280.000 (0,7%)
Auto plug-in (PHEV): 288.000 (0,7%)
Questi numeri evidenziano una transizione energetica ancora lenta, con le auto a basse emissioni che rappresentano una minoranza nel panorama automobilistico italiano. Quante auto diesel Euro 5 saranno coinvolte?
In Italia, si stima che ci siano circa 7 milioni di auto diesel Euro 5 ancora in circolazione. In Lombardia, il blocco interesserà una parte significativa di queste vetture, soprattutto nei Comuni più popolosi e inquinati. Nel Veneto, le limitazioni colpiranno principalmente le aree urbane e i Comuni con oltre 30.000 abitanti. Conclusioni: una transizione necessaria, ma complessa
Il blocco delle auto diesel Euro 5 rappresenta un passo importante verso una mobilità più sostenibile e una migliore qualità dell’aria. Tuttavia, la misura solleva anche preoccupazioni tra gli automobilisti, soprattutto quelli che non hanno la possibilità di sostituire il proprio veicolo nel breve termine. È fondamentale che le istituzioni accompagnino questa transizione con incentivi adeguati e soluzioni alternative per garantire una mobilità accessibile a tutti.
Il Codacons ricorda che in caso di multe in serie o maximulte è possibile presentare ricorso al Giudice di Pace competente per far valere la continuazione dell’illecito amministrativo e chiedere il pagamento di un solo verbale anzichè ciascun verbale per ogni infrazione commessa in un dato periodo.
Per informazioni info@codaconslombardia.it O 02.29408196