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Codacons su affitti Aler

COMUNICATO STAMPA 10/12/2014

UFFICIO STAMPA CODACONS MILANO

CASE POPOLARI ALER: 27MILA LE PERSONE CHE NON PAGANO L’AFFITTO

BASTA CON LA MOROSITA’! ASSOLUTAMENTE NECESSARIO STUDIARE UN PIANO DI SOLIDARIETA’ PER TUTTI COLORO CHE NE HANNO BISOGNO

MOROSITA’ CHE NELLA MAGGIORANZA DEI CASI E’ DOVUTA ALL’AZZERAMENTO DEGLI AIUTI PER 10MILA FAMIGLIE

CODACONS: LO STATO NON ABBANDONI A SE STESSE LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’, RISPETTIAMO IL DOVERE DI SOLIDARIETA’ SANCITO ANCHE DALLA NOSTRA COSTITUZIONE

Dati allarmanti scaturiscono relativamente alle famiglie che alloggiano all’interno delle case popolari Aler; infatti 27mila sono le persone che non pagano l’affitto.

Tra queste, circa 10mila appartengono all’”area di protezione”, cioè famiglie in difficoltà economica certificata, che avrebbero diritto ad un sostegno, che gli consenta di far fronte all’affitto.

Tutte queste famiglie però si ritrovano di fatto abbandonate a loro stesse, infatti né l’Aler (per motivi di bilancio) né il Comune di Milano (per analoghi motivi) hanno finito, o con il tagliare del tutto o con il ridurre sensibilmente in contributi per le famiglie in difficoltà.

Un aumento considerevole, infatti a tutto il 2013 il numero di inquilini che non pagavano le rate d’affitto erano il 23%, mentre nel 2014 la percentuale è lievitata al 43%, quasi raddoppiando.

Giusto cercare di risolvere le situazioni di morosità colpevole, che riguarda tutti i cittadini che non pagano pur avendo la possibilità di farlo, l’affitto, in quel caso l’Aler rimane libera di attivare tutto un procedimento per ottenere il dovuto.

Ma assolutamente necessario distinguere invece le situazioni relative a morosità incolpevole, cioè tutti coloro che non pagano perché non hanno la possibilità di farlo.

Il Codacons ritiene assolutamente necessario e basilare istituire un fondo di solidarietà per aiutare tutti coloro che in questo difficile momento non sono in grado di far fronte alle spese, il Comune di Milano si adoperi il prima possibile al fine di dare pieno riscontro al dovere di solidarietà sancito dalla nostra norma fondamentale; non abbandoniamo le persone in difficoltà.

Ufficio Stampa Milano  393/9803854

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