Cronaca Lombardia e Nazionale: un’indagine condotta dall’Università americana – Notre Dame – getta una luce sinistra sugli smartwatch disponibili sul mercato (ogni anno ne vengono venduti circa 180 milioni di pezzi).
Infatti, secondo questo recentissimo studio che ha analizzato una ventina di modelli in commercio, i cinturini in fluoroelastomero conterrebbero al loro interno quantità elevate di un acido (perfluoroesanoico o PFHxA) catalogato come “sostanza chimica eterna”.
L’utilizzo prolungato di questi dispositivi, che moltissimi hanno l’abitudine di utilizzare anche mentre dormono, potrebbe causare danni alla salute umana, in quanto questa sostanza potrebbe a seguito di lungo tempo in contatto con la pelle essere assorbita dal corpo.
Codacons: “Come sappiamo i “PFAS” sono stati collegati da numerose indagini al cancro e all’infertilità, oltre che a diverse altre patologie, da quelle del fegato a quelle renali passando per lo sviluppo dei feti – spiega il Presidente Nazionale del Codacons, Avv. Marco Donzelli – per questo motivo è essenziale intervenire subito. Presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica domandando sulla base di questi studi scientifici il sequestro conservativo degli smartwatch pericolosi attualmente presenti sul mercato a tutela della salute pubblica di tutti coloro in possesso, chiedendo alle case madre di ritirare tutti i pezzi attualmente in circolazione.”
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