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BANCO DEI PEGNI O BANCO DEGLI USURAI?

Il Codacons, Associazione per la prevenzione dell’usura ai sensi della Legge 108/96, ha presentato oggi una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma dove si descrive l’ennesimo caso di vessazione ai danni dei consumatori costretti alla disperazione da tassi di interesse insostenibili. Come noto in questi giorni forte è la polemica tra istituti Bancari, Governo, Associazione Bancaria Italiana (Abi), e Associazioni di Consumatori dei mutui contratti prima della determinazione da parte della legge antiusura del tasso massimo del 12,435%. La Magistratura romana, ha già avviato un’azione penale per accertare la sussistenza di eventuali estremi di reato, sicché per preciso dovere statutario non possiamo esimerci dal segnalare che l’Ente gestore per la concessione delle sovvenzioni su pegno, cioè la Banca di Roma (Gruppo Cassa di Risparmio di Roma) stipula contratti di pegno che complessivamente onerano i debitori del pagamento di interesse pari al 18,4% !!! Come si può vedere , dalle bollette di consegna di ricevuta di materiali pignorati il tasso di interesse è del 14.000% annuo a cui va sommato un tasso per i diritti di custodia per un altro 4.4%, così a determinare un tasso complessivo di Lire 18.4%. Questa circostanza appare estremamente grave non solo perché il tasso è nettamente superiore a quello usurario stabilito per legge, ma perché il contratto viene stipulato con soggetti in posizione di debolezza e di bisogno i quali sono costretti a consegnare beni di loro proprietà, a volte di grande valore affettivo la cui perdita rappresenta anche un trauma psicologico, per soddisfare bisogni che il più delle volte sono primari ed indifferibili. Il Codacons, stamattina in audizione alla Commissione finanze della Camera dei Deputati, visto e considerato il comportamento dell’ABI, che ha addirittura annunciato battaglia contro i consumatori ha chiesto una adeguata sanzione attraverso la richiesta di dimissioni del Presidente Tancredi Bianchi, persona non gradita a milioni di utenti bancari che ne alimentano il lauto stipendio con sacrifici e sudore; ha chiesto di proporre una interpretazione autentica delle norme del Codice Civile che in recepimento della direttiva 93/13/CEE, prevedono l’inefficacia delle clausole vessatorie quali le penali imposte dalle banche per rinegoziare i mutui. Infine il Codacons richiederà la modifica dell’art. 644 del C.P: che potrebbe essere modificato con l’aggiunta di una previsione di estinzione di reato per le banche che avranno restituito agli utenti gli interessi usurari indebitamente percepiti. Con questa previsione, infatti, si eviterà alle banche ogni conseguenza di carattere penale, allo stesso tempo affermando la piena tutela dei diritti dei consumatori. Il Codacons unitamente alle seguenti Associazioni: Adusbef – Federconsumatori Movimento consumatori – Unione Nazionale Consumatori – Adiconsum – Movimento di difesa del Cittadino – Assoutenti – Acu Associazione consumatori e utenti – Lega Consumatori Acli e Adoc -dinanzi alla Commissione ha espresso la sua adesione ed il proprio sostegno alla proposta di risoluzione della stessa Commissione che impegna il Governo a fissare una commissione di rinegoziazione al 1% per la prima casa e al 2% per gli altri mutui. Condividono inoltre la proposta del Ministro Visco di salvaguardare le agevolazioni fiscali anche in sede di rinegoziazione con altra banca con relativo trasferimento di ipoteca senza oneri.

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