ATM MILANO: COCA A TRANVIERI
PER IL CODACONS GLI INCIDENTI NON DIPENDONO DA AUTISTI DROGATI
CATANIA SIA CACCIATO E LA MORATTI RISPETTI LE PROMESSE
In relazione alla notizia secondo la quale la Procura di Milano avrebbe chiuso le indagini su un giro di droga nel quale sarebbero coinvolti 2 dipendenti dell’Atm, il Codacons condivide la tesi dell’Azienda di Trasporti Milanese secondo la quale gli incidenti che hanno visto coinvolti bus e tram non sono collegabili all’uso di stupefacenti.
“Non pensiamo che a Milano ci si droghi di più rispetto ad altre città. E’ invece un fatto assodato che a Milano si verificano più incidenti con mezzi pubblici rispetto a tutte le altre città italiane ed europee: scontri tra tram, tra auto e tram, guasti della metropolitana, scambi che non funzionano, deragliamenti. Un numero così spropositato di incidenti, quindi, non può dipendere da qualche autista ubriaco o tossicodipendente, ma da anni di incuria, negligenza e disinteresse, in cui il Comune e l’Atm hanno rinunciato ad investire in sicurezza stradale e nel potenziamento della rete di trasporti pubblici” ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.
Ecco perché da circa un anno il Codacons chiede che Elio Catania, presidente e amministratore delegato dell’Atm, sia cacciato e chiede al sindaco Moratti di rispettare gli impegni presi con i milanesi. Il Comune di Milano, infatti, deve investire tutti i soldi dell’Ecopass ed il 100% dei proventi delle multe nella sicurezza stradale e nei trasporti pubblici.