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Al via i saldi anticrisi Ogni famiglia spendera’ 432 euro

  Mentre da ieri sono iniziati i saldi, si stila un primo bilancio dei consumi tra Natale e Capodanno. Nonostante la crisi, gli italiani hanno speso 6 miliardi di euro in consumi alimentari, con un aumento della spesa pari al 5% secondo la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori. Anche Confcommercio è sicura che la crisi non ha portato a crolli, anche se ha sicuramente determinato un rallentamento della domanda. «Il crollo paventato non c’è stato, sottolinea una nota dell’organizzazione, «anzi in alcuni comparti le vendite sono state positive». Tiene in particolare il dettaglio alimentare e anche la grande distribuzione non conosce picchi negativi. La ristorazione ha sostanzialmente tenuto, secondo Confcommercio, mentre qualche difficoltà maggiore si è registrata nel settore abbigliamento dove però è andata bene la vendita degli accessori. Sul fronte agro-alimentare bene le vendite di prodotti tipici, tradizionali e «made in Italy». A picco, invece, i consumi di frutta esotica, mentre sono stati spesi 700 milioni per vini e spumanti. «Gli italiani hanno capito, e condiviso, il cosiddetto "sciopero dell’ananas" che è pienamente riuscito con un effetto positivo sui prodotti agricoli, sui produttori, sui portafogli e sulla salute degli italiani», ha dichiarato entusiasta il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia. «Pur con la prudenza, dettata dall’attesa di dati definitivi, ci sentiamo di dire – ha sottolineato Zaia – che il 2008 finisce con un’ottima performance della nostra agricoltura». I dati diffusi, ha continuato il ministro, «ci confortano nella convinzione che il made in Italy dell’agroalimentare è la grande potenza del mondo produttivo con cui tutti si devono confrontare». Notevole poi, ha evidenziato il ministro, «anche la performance dello spumante italiano a tutto danno delle principali bollicine internazionali». Intanto, è scattata la stagione dei saldi invernali 2009. Gli sconti sono cominciati ieri a Napoli, Trieste, Potenza e Campobasso; oggi sarà la volta di Roma, Milano, Torino, Genova, Palermo, Bologna, Bari, Venezia e Catanzaro. Secondo la Confcommercio, saranno circa 16 milioni le famiglie che acquisteranno prodotti in saldo e – nell’arco dei due-tre mesi di svendite – ogni nucleo familiare spenderà in media 432 euro per abbigliamento e accessori. Salirà così a 6,8 miliardi il valore di questi saldi invernali, con un’incidenza del 19,5% sul fatturato annuo del settore. Ma le associazioni dei consumatori insistono: secondo il presidente della Federconsumatori, Trefiletti, «si registrerà una forte diminuzione degli acquisti durante i saldi, anche dei beni di lusso, segno che la recessione non ha colpito solo le famiglie più povere, ma anche la classe media». Quest’ultimo dato «è particolarmente preoccupante perché dimostra come la crisi si stia allargando alle classi sociali benestanti». Per Federconsumatori, quest’anno solo il 50% delle famiglie riuscirà a fare acquisti ai saldi.  Anche il Codacons stima un calo delle vendite del 30% rispetto allo scorso anno.  
 

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